Alfredo Ricciardi
26.07.2014 ore 15,30 circa
Invito tutti i colleghi e tutte le colleghe a fare uno sforzo, non semplice, me ne rendo conto, ma necessario: cercare di evitare di leggere le norme, sia quella sui diritti di segreteria, sia quella del ddl delega, esclusivamente per le conseguenze che hanno sulla propria diretta posizione. E’ un momento difficile, forse il più difficile di tutti, ma siamo proprio per questo in gioco tutti assieme, come categoria. Non prestiamo il fianco a strumentalizzazione, o divisioni, e teniamo presente che mentre chi ha scritto il ddl delega ha ben chiare le idee, in Commissione si è lavorato fino a notte fonda per i tempi stretti per la conversione in legge, quindi il pastrocchio che ci riguarda esprime più una volontà cmq di trovare una specie di mediazione fra la posizione “negativa” (eufemismo..) del Governo e le nostre istanze che non chissà quale disegno sottile di spaccare la categoria o tanto meno cambiarne la qualificazione giuridica (che ad inizio carriera in fascia C si entri come equiparati ai funzionari lo sappiamo, lo dice il nostro contratto; richiamare questo dato non significa modificare l’ordinamento, e l’emendamento non fa che richiamare il contratto vigente, quindi.. nessun cambiamento, non in meglio ma neppure in peggio). Insomma, cerchiamo di restare lucidi, ed evitiamo di essere NOI a spaccarci! Francamente trovo anche squallido doverlo precisare, ma siccome siamo messi come siamo messi, ricordo a chi non lo sa che nel mio comune i dirigenti li ho.. quindi i diritti non li prenderei. Ma per me conta non quello che accade a me, ma alla categoria. Ora.. non tutti sono segretari nazionali del sindacato.. (anzi, sono solo io ) però.. questo sforzo di guardare all’insieme dobbiamo farlo tutti, altrimenti ci divideremo e non capiremo insieme quello che succederà. Vi abbraccio.
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