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Giurisdizione amministrativa – Tribunale Superiore delle acque pubbliche – Giurisdizione – Regimazione e utilizzo delle acque pubbliche.

La giurisdizione del Tribunale superiore delle acque pubbliche in unico grado si radica allorché la questione della tutela della regimazione e dell’utilizzo delle acque pubbliche assuma una connotazione pervasiva nell’economia dei procedimenti e nell’origine degli atti impugnati. Questo si verifica allorché il potere esercitato in concreto dall’amministrazione, pur avendo ricadute di natura urbanistica (fasce di rispetto, riduzione dei diritti edificatori, modifiche alla viabilità) e conseguenze espropriative per le aree dove è localizzato l’impianto, inerisca a quella particolare forma di regimazione delle acque che consiste nell’attività di depurazione. Non si discute infatti della pianificazione del territorio sotto il profilo idraulico, o della procedura di acquisizione di aree private per la realizzazione di un’opera idraulica (materie di pertinenza del giudice amministrativo), ma dell’ampliamento di un’opera idraulica esistente, che è parte in concreto della gestione delle acque pubbliche. (La fattispecie afferisce ad un provvedimento di approvazione del progetto definitivo di adeguamento di un impianto di depurazione intercomunale). (1).

(1) Conformi: Cass. civ. sez. un., n.13975 del 2023; idem, n. 2710 del 2020; idem, n. 9534 del 2013; idem, n. 10148 del 2012.

 

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