Contratti pubblici e obbligazioni della pubblica amministrazione – Appalto di servizi – Offerta anomala – Contraddittorio
In tema di verifica dell’anomalia dell’offerta, se è vero che l’articolo 97, comma 5, del d.lgs. n. 50 del 2016 ha previsto per la verifica di anomalia dell’offerta una struttura “monofasica” del procedimento e non più trifasica, cioè articolata in giustificativi, chiarimenti, contraddittorio – com’era, invece, nel regime disegnato dal previgente articolo 87 del d.lgs. n. 163 del 2006 – e dunque non vi è un vincolo assoluto di piena corrispondenza tra giustificazioni richieste e ragioni di anomalia dell’offerta, non si può tuttavia approdare all’estremo opposto in cui l’esternazione delle ragioni dell’anomalia dell’offerta avvenga in definitiva solo col provvedimento di esclusione, amputando ogni forma di confronto sui profili ritenuti critici, in spregio dei canoni di collaborazione e buona fede che devono informare i rapporti tra stazione appaltante e imprese partecipanti alla gara, specie quando vengono in rilievo profili escludenti inderogabili come la violazione dei minimi salariali inderogabili (1).
Contratti pubblici e obbligazioni della pubblica amministrazione – Appalto di servizi – Offerta anomala – Minimi salariali – Lavoro discontinuo
Poiché i minimi salariali stabiliti inderogabilmente dal contratto collettivo sono espressi su base mensile e non già su base oraria, è corretto riproporzionare la paga oraria al monte orario dei lavoratori discontinui pari a 45 ore settimanali, dunque con divisore mensile 195 (2)
(1) Non risultano precedenti negli esatti termini.
(2) Non risultano precedenti negli esatti termini.
Cons. Stato, sez. III, 19 febbraio 2024, n. 1591 – Pres. Greco, Est. Cerroni