tratto da giustizia-amministrativa.it

Edilizia e urbanistica – Accertamento di conformità nelle ipotesi di parziali difformità e di variazioni essenziali – Piano di ripristino o demolizione – Opere abusive non sanabili – Individuazione – Legittimazione

Nel procedimento di sanatoria introdotto dall’art. 36-bis del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, il richiedente, mediante il proprio tecnico incaricato, è legittimato a proporre un piano di ripristino o demolizione delle opere non sanabili sulla base di un progetto allegato all’istanza di sanatoria, non sussistendo una riserva esclusiva nella individuazione delle opere necessarie in capo allo sportello unico comunale. (1).

 Edilizia e urbanistica – Accertamento di conformità nelle ipotesi di parziali difformità e di variazioni essenziali – Progetto di rimozione e rispristino – Valutazione – Accertamento di conformità – Differenze

In sede di esame dell’istanza ex art. 36-bis del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, la conformità deve essere valutata in relazione alla situazione rappresentata dal progetto di rimozione/ripristino e non a quella relativa all’opera abusiva e della quale si prospetta la rimozione. L’amministrazione è chiamata a verificare se, attuando le misure di ripristino prospettate dal richiedente, sia conseguibile la conformità alle norme urbanistiche, edilizie e tecniche di settore richieste. Viceversa, nel procedimento ex art. 36 del citato d.P.R. n. 380 del 2001 è consentito esclusivamente ponderare la conformità delle opere rispetto agli strumenti urbanistici ed ai valori tutelati da specifici vincoli, senza possibilità di prevedere interventi di ripristino e demolizione ai fini della sanatoria. (2).

(1) Non risultano precedenti negli esatti termini
(2) Non risultano precedenti negli esatti termini

T.a.r. per la Campania, Salerno, sezione II, 17 luglio 2025, n. 1305 – Pres. Durante, Est. Ferrari

Torna in alto