riforma PA – pure l’Anci …?

PA – ANCI IN AUDIZIONE ALLA CAMERA SU DECRETO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

[10-07-2014]

“Una pubblica amministrazione funzionale ed efficiente è la conditio sine qua non per il rilancio del nostro paese. In tal senso, oggi abbiamo voluto dare il nostro contributo al processo di riforma in atto affinché siano realmente efficaci le nuove disposizioni per il lavoro pubblico e per l’organizzazione della pubblica amministrazione”. Lo ha detto Umberto Di Primio, sindaco di Chieti e delegato Anci al Personale nel corso dell’audizione di oggi dinanzi alle Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati sull’esame del disegno di legge ac. 2486 di conversione in legge del decreto-legge n. 90 del 2014, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari.

“In materia di lavoro pubblico – ha aggiunto il delegato Anci al Personale – pur riconoscendo che il decreto introduce importanti innovazioni, rispondenti all’esigenza di una maggiore flessibilità nelle scelte di politica per il personale degli Enti locali, riteniamo che la semplificazione del regime del turn over, per produrre effetti significativi, deve implicare una modifica alla disciplina dei commi 557 e seguenti dell’art. 1 della Legge 296/2006, chiarendo che ai fini della progressiva riduzione delle spese di personale il computo della stessa deve essere effettuato con riferimento al valore medio del triennio precedente (e non all’anno precedente)”.

In tale senso, “è anche urgente – ha sottolineato Di Primio – introdurre un regime transitorio che consenta di portare a termine le assunzioni del personale destinato alle funzioni di polizia locale, istruzione pubblica e del settore sociale programmate per il 2014”.

Terzo elemento posto all’attenzione della Commissione nel documento congiunto presentato da Anci Upi riguarda la revisione dei limiti all’utilizzo del lavoro flessibile. “Chiediamo – ha detto Di Primio – che ci sia la possibilità di avere più lavoratori flessibili all’interno delle autonomie locali dei comuni, eliminando il limite del 50% relativo alla spesa del 2009 per gli Enti in regola con gli obblighi di riduzione della spesa per il personale, dando così agli stessi  la possibilità di assumere il personale utile necessario purché non crei squilibri all’interno del proprio bilancio finanziario”.

Infine, in merito alle scelte effettuate dal Governo relativamente agli onorari professionali per le avvocature degli Enti pubblici, ai diritti di rogito per i segretari comunali e provinciali, e agli incentivi per la progettazione interna, l’Anci ha evidenziato come le stesse, sebbene motivate da esigenze di contenimento della spesa pubblica e di perequazione, possano determinare un ostacolo alla valorizzazione delle risorse interne, producendo un maggiore ricorso a professionisti esterni all’amministrazione, con conseguenti maggiori oneri. (fdm)

 

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