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Pubblico Impiego e pacchetto anticorruzione, verso un unico decreto Pubblico Impiego e pacchetto anticorruzione, verso un unico decreto Renzi rientra a Roma e twitta, a lavoro su Cdm di oggi

 

Redazione ANSA

13 giugno 201411:20 News

Dovrebbe svolgersi nel pomeriggio verso le ore 17, a quanto si apprende, il Consiglio dei Ministri. La strada che il governo sta prendendo sarebbe quella di un unico decreto legge che terrà insieme la riforma della P.A., i poteri al commissario Anticorruzione Raffaele Cantone e le misure su agricoltura e ambiente. “A Palazzo Chigi al lavoro sul consiglio dei ministri di oggi #buongiorno”. Matteo Renzi, rientrato in nottata a Roma dopo la missione in Oriente, twitta di primo mattino in vista del Cdm di oggi pomeriggio che approverà la riforma della pubblica amministrazione e i poteri al commissario anti-corruzione Raffaele Cantone su Expo.

Arriva ‘Repubblica semplice’, si chiama così il disegno di legge delega, che insieme al dl, traccia il profilo della riforma della Pubblica amministrazione, che verrà ufficialmente presentata nel Consiglio dei ministri di domani. I contenuti dei provvedimenti, in base alle bozze che circolano, vanno dal telelavoro ad una stretta sulla dirigenza pubblica, dal taglio dei permessi sindacali al rialzo del bollo auto. Ecco i principali capitoli, si parte dalle ultime novità contenute nel ddl delega per arrivare al decreto legge.

TELELAVORO E VOUCHER BABYSITTER. Telelavoro e sperimentazione di forme di co-working (condivisione uffici) e smart-working (orari elastici e tecnologie digitali). Ma anche voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e convenzioni con asili nido, sempre stando alle linee guida presenti nella bozza del ddl di riforma Pa. L’obiettivo è facilitare la conciliazione di vita e lavoro.

LIMITI PER BONUS. Arriva il tetto massimo per i bonus dei dirigenti pubblici, fissato al 15% dello stipendio. La bozza del ddl prevede che ”la retribuzione di risultato” sia collegata a obiettivi fissati per l’intera amministrazione sia al singolo dirigente, oltre che all’andamento del Pil.

DIRIGENTI A TERMINE. La durata degli incarichi dei dirigenti di tre anni potrà essere rinnovata ”previa partecipazione alla procedura di avviso pubblico”. Mentre potrà esserci la revoca ”anche in relazione al mancato raggiungimento degli obiettivi”. La bozza del ddl inoltre stabilisce che per i dirigenti privi di incarico si preveda il ”successivo licenziamento dopo un periodo definito”. In più si parla di ”accesso alla dirigenza per concorso con contratto a tempo determinato e successivo esame per la conferma”. – COMMISSIONE DIRIGENZA. E’ anche prevista, con riferimento alla gestione del ruolo unico, l’istituzione di una commissione per la dirigenza pubblica, con il compito di vigilare sugli incarichi. Per facilitarne il lavoro viene anche prevista la realizzazione di una banca dati in cui inserire il curriculum vitae del dirigente, accompagnati da una sorta di pagella che riassumere le valutazioni raccolta durante i diversi incarichi.

ACCORPAMENTO ENTI, CAMERE COMMERCIO DIVENTANO REGIONALI. Nel riordino dei corpi di polizia, la delega prevede anche l’assorbimento del corpo forestale, oggi alle dipendenze del ministero dell’agricoltura dello Stato, e del corpo di polizia penitenziaria, che fa riferimento al ministero della Giustizia negli altri corpi. Viene anche stabilita la ridefinizione delle circoscrizione territoriali di competenza delle camere di commercio su base regionale (da provinciale). Quanto ai controlli amministrativi, nella delega viene prevista l’esclusione del controllo successivo da parte della Corte dei Conti per gli atti delle amministrazioni dello Stato.

MOBILITA’ OBBLIGATORIA. Passando alla bozza di decreto legge, si prevede che i dipendenti pubblici possano essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso. In fase di definizione la distanza precisa (nella bozza circolata si indicava un limite di 100 chilometri). – STOP TRATTENIMENTO IN SERVIZIO. Non sarà possibile restare a lavorare nella Pa dopo l’età di pensionamento. La bozza elimina infatti l’istituto del trattenimento in servizio.

SI ALLENTA STRETTA TURNOVER. Il limite per le amministrazioni centrali restano al 20% delle uscite per il 2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017, ma il si riferisce solo alla spesa complessiva e non alle persone.

DISTACCHI SINDACALI DIMEZZATI. Distacchi, aspettative e permessi sindacali sono ridotti del 50%.

ARCHIVIO UNICO VEICOLI, +12% BOLLO. Si lavora alla messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti. Gli importi delle tasse auto possono aumentare per il solo 2015 fino a un massimo del 12%.

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