Edilizia e urbanistica – Ordine di demolizione – Revoca – Giustizia amministrativa – Legittimazione al ricorso – Interesse ad agire – Vicinitas – Pregiudizio
In caso di impugnazione del provvedimento di revoca dell’ordinanza di demolizione di un’opera abusiva, devono ritenersi sussistenti la legittimazione ad agire e l’interesse a ricorrere in capo al privato che lamenti non già un potenziale pregiudizio discendente dalla vicinitas in quanto tale, ma effetti pregiudizievoli connessi al decremento del valore del proprio bene, in quanto contiguo all’insediamento abusivo, e all’inquinamento acustico derivante dal tipo di attività organizzate nel sito considerato. In tal caso la valutazione dell’interesse può essere svolta con maggiore ampiezza, tenuto conto dell’affidamento ingenerato dal provvedimento demolitorio. (1).
Nel giudizio era contestata la legittimità del provvedimento di revoca di precedenti ordinanze di demolizione di manufatti abusivi in area sottoposta a vincolo paesaggistico, siti nell’insediamento di scultori ed artisti denominato “Mutoid Waste Company”, oltre al piano operativo comunale tematico (POC) con cui l’amministrazione aveva inteso legittimare gli abusi.
Edilizia e urbanistica – Abuso edilizio – Ordine di demolizione – Revoca – Atto amministrativo – Discrezionalità – Natura vincolata dell’ordine di demolizione
È illegittimo il provvedimento di revoca di ordinanze di demolizione di opere abusive che sia motivato con la sopravvenuta valutazione del prevalente interesse pubblico al mantenimento dei manufatti (nella specie, sfociata nella adozione di un piano operativo comunale che consente il recupero) poiché l’ampia discrezionalità del potere di revoca presuppone la natura a sua volta discrezionale del provvedimento di primo grado che, nel caso di ordinanza di demolizione di opere abusive, va esclusa trattandosi di potere vincolato. L’ampia discrezionalità propria dello jus poenitendi non può surrogare l’assenza di discrezionalità del provvedimento repressivo degli abusi edilizi e l’accertata abusività degli interventi edilizi impedisce di dare rilevanza agli elementi sopravvenuti. (2).
Edilizia e urbanistica – Piano operativo comunale – Coerenza con la pianificazione sovraordinata – Piano strutturale comunale – Piano territoriale di coordinamento provinciale – Recupero rinaturalizzazione valorizzazione
È illegittima la delibera di approvazione del piano operativo comunale tematico (POC) che tenda non tanto alla riqualificazione di fabbricati esistenti, quanto alla sanatoria di opere abusive. Difatti, gli obiettivi del recupero, della rinaturalizzazione e della valorizzazione dell’area, oltre a dover risultare coerenti con la pianificazione sovraordinata (nella specie, con il piano strutturale comunale – PSC e con il piano territoriale di coordinamento provinciale – PTCP), non possono avere ad oggetto insediamenti da demolire in forza di provvedimenti comunali repressivi degli abusi accertati. (3).
(1) Conformi: T.a.r. per la Campania, sez. VIII, 13 settembre 2024, n. 4964; T.a.r. per la Puglia, sez. III, 9 settembre 2024, n. 971; T.a.r. per l’Umbria, sez. I, 6 agosto 2024, n. 589; T.a.r. per il Lazio, sez. II, 10 giugno 2024, n. 11709; T.a.r. per la Sicilia, Catania, sez. III, 6 febbraio 2024, n. 436; T.a.r. per il Piemonte, sez. II, 29 gennaio 2024, n. 92; T.a.r. per il Veneto, sez. II, 22 novembre 2023, n. 1691; Cons. Stato, Ad. plen., 9 dicembre 2021, n. 22 (oggetto della News US n. 94 del 23 dicembre 2021); sez. IV, 10 febbraio 2020 n. 1011.
(2) Non risultano precedenti negli esatti termini
(3) Non risultano precedenti negli esatti termini
Consiglio di Stato, sezione VII, 29 gennaio 2025, n. 711 – Pres. Lipari, Est. Tulumello