La Corte dei Conti del Molise (parere n. 163/2024) ha chiarito il corretto iter da seguire nella gestione dell’impegno di spesa nelle procedure di acquisto a evidenza pubblica. Secondo la magistratura contabile, l’impegno definitivo delle risorse deve essere assunto solo dopo la stipula del contratto e non già con l’aggiudicazione, poiché è il contratto a determinare il sorgere dell’obbligo giuridico.
Iter corretto secondo la Corte dei Conti:
1.Determinazione di avvio del procedimento con prenotazione della spesa e visto di copertura.
2.Determinazione di aggiudicazione, con individuazione del contraente.
3.Firma del contratto, che rappresenta il momento di formazione dell’obbligazione giuridica.
4.Determinazione di impegno della spesa, trasformando la prenotazione in impegno definitivo.
Motivazioni della Corte:
•Legame tra impegno di spesa e obbligo giuridico: L’impegno si formalizza solo quando esiste un titolo giuridico certo, cioè il contratto, che sancisce l’incontro delle volontà delle parti e costituisce il rapporto giuridico patrimoniale.
Normativa di riferimento:
•Legge 196/2009, che richiede l’approvazione del contratto come presupposto per l’impegno.
•Articolo 183 del TUEL (Dlgs 267/2000), che collega l’impegno al perfezionamento del contratto.
•Dlgs 36/2023, che specifica che l’aggiudicazione non equivale all’accettazione dell’offerta, essendo quest’ultima irrevocabile solo fino alla stipula del contratto.
Conclusione:
La procedura di spesa si perfeziona con il contratto, che precede la trasformazione della prenotazione delle risorse in impegno definitivo. Qualsiasi altra sequenza risulta non conforme alla normativa.