tratto da biblus.acca.it

Primi dettagli sull’imminente revisione del D.P.R. 380/2001. I contenuti del Testo Unico per l’edilizia 2025.

Nel corso del Tavolo sul Piano Casa Italia, tenuto il 18 giugno 2025 presso il Ministero delle Infrastrutture, sono stati presentati gli esiti della consultazione sulla revisione del Testo Unico dell’Edilizia.

La riforma del D.P.R. 380/2001 entrerà nel vivo nelle prossime settimane. Sarà sottoposto all’esame del  Consiglio dei ministri un Disegno di Legge delega che diventerà un decreto legislativo di “razionalizzazione e riordino dei regimi amministrativi edilizi e urbanistici e dei connessi titoli abilitativi”.

Secondo quanto riportato dal comunicato stampa del MIT, la legge delega punta a:

  • integrare la disciplina edilizia e delle costruzioni, in coordinamento con la disciplina dei beni culturali e urbanistica;
  • adeguare il testo unico al riparto di competenze tra Stato e Regioni;
  • semplificare i procedimenti amministrativi anche grazie alla digitalizzazione;
  • riordinare gli interventi edilizi e i relativi procedimenti, tenuto conto del relativo impatto sul territorio;
  • garantire certezza ai tempi di rilascio o formazione dei titoli abilitativi;
  • semplificare le modalità di attestazione dello stato legittimo dell’immobile;
  • sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana con semplificazioni e incentivi regolatori.

Il testo indicherà in maniera precisa e dettagliata quale tipologia di permesso servirà per ogni intervento edilizio affrontando prioritariamente la questione delle definizioni esatte di ristrutturazione edilizia e di sostituzione edilizia mediante demolizione e ricostruzione

Oltre alla puntuale definizione dell’ambito di utilizzo dei permessi di costruire, SCIA e CILA, il nuovo testo unico darà da una parte maggiore responsabilità ai professionisti rafforzando gli strumenti dell’autocertificazione e dell’asseverazione, dall’altra si cercherà di ridurre i tempi con gli istituti del silenzio assenso e del silenzio devolutivo (cioè il trasferimento della competenza in caso di silenzio della Pa).

Sarà infine semplificato il ricorso ai cambi di destinazione d’uso seguendo la direzione tracciata dal Salva casa.

Consultazione pubblica nell’ambito del Tavolo Piano Casa

Ricordiamo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato dal 1° febbraio 2025 una consultazione pubblica per la semplificazione normativa in edilizia e urbanistica.

L’iniziativa rientra nell’ambito del Tavolo Piano Casa e rappresenta la base di partenza per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.

Il MIT ha individuato 20 temi prioritari per facilitare l’analisi delle criticità e la definizione di nuove linee guida normative:

  • inquadramento dei vincoli derivanti dalla disciplina statale in rapporto alle competenze regionali alla luce della riforma del titolo V;
  • semplificazione normativa tra normativa primaria, secondaria e regionale;
  • riordino e revisione delle tipologie di intervento edilizio (edilizia libera, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica);
  • revisione della disciplina nella demo-ricostruzione tra la disciplina edilizia e urbanistica;
  • razionalizzazione dei titoli abilitativi relativi a ciascuna delle tipologie di intervento edilizio;
  • semplificazioni procedurali per il rilascio o la formazione dei titoli abilitativi (coordinamento tra diverse amministrazioni competenti, tempi del procedimento, esito del procedimento in relazione anche al silenzio assenso);
  • definizione delle diverse tipologie di difformità (assenza titolo, totale difformità, variazione essenziale, parziale difformità e tolleranze);
  • distinzione tra procedure e titoli abilitanti l’intervento ovvero in sanatoria;
  • semplificazione della disciplina in materia di cambi di destinazione d’uso (fattispecie e procedimento) in relazione alle diverse tipologie di immobili e zone territoriali omogenee;
  • stato legittimo immobiliare e relativi titoli legittimanti;
  • individuazione di strutture di supporto ai comuni nell’ambito dello svolgimento delle funzioni in materia edilizia;
  • normative tecniche delle costruzioni;
  • aggiornamento della disciplina in materia di costruzioni e coordinamento con la disciplina edilizia;
  • coordinamento della disciplina edilizia e urbanistica;
  • digitalizzazione delle procedure, istituzione dell’anagrafe e del fascicolo digitale delle costruzioni e interoperabilità delle banche dati;
  • rigenerazione urbana;
  • razionalizzazione della disciplina relativa alla gestione di immobili abusivi;
  • semplificazione della disciplina delle sanzioni e razionalizzazione delle agevolazioni tributarie in caso di interventi abusivi;
  • coordinamento normativo della disciplina del Testo unico con la disciplina secondaria sulle definizioni.
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