Tratto da: giustizia-amministrativa.it

Il Consiglio di Stato rimette alla Corte di giustizia UE il dubbio interpretativo sul perimetro soggettivo delle misure restrittive – adottate dall’Unione europea quale contromisura a seguito del conflitto russo-ucraino – consistenti nel divieto di aggiudicare appalti e concessioni in favore di operatori economici che agiscono “per conto e sotto la direzione” di un soggetto di nazionalità russa. In base allo specifico settore in esame e al singolo ordinamento nazionale la nozione di “direzione”, infatti, può assumere molteplici declinazioni e significati.

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