Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Milleproroghe 2025 arrivano importanti novità nella Pa e in particolare per i dipendenti del comparto degli enti locali.
Il Decreto Milleproroghe, introduce una serie di misure significative: pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il provvedimento include proroghe e disposizioni mirate a favorire il funzionamento degli enti locali.
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Milleproroghe 2025, tutte le novità per i dipendenti degli enti locali
Ecco una sintesi delle principali novità in arrivo e i principali differimenti di termini legislativi in scadenza.
Nuove regole per le assunzioni
Il recente intervento normativo modifica profondamente il sistema di reclutamento e introduce una serie di proroghe per semplificare alcune procedure amministrative. Tra le novità principali, spicca la riforma dell’articolo 35 del Decreto Legislativo n. 165/2001, che stabilisce un limite massimo di tre anni per completare le procedure assunzionali autorizzate dalla Funzione Pubblica e dalla Ragioneria Generale dello Stato.
Fino a oggi, i ritardi nell’organizzazione di concorsi pubblici e nel completamento delle procedure di reclutamento sono stati gestiti tramite proroghe annuali, talvolta estese fino a undici anni. Con la nuova normativa, invece, viene imposto un termine definitivo: entro tre anni le amministrazioni dovranno concludere i processi di assunzione, pena la decadenza dell’autorizzazione e dei relativi fondi. Questa norma, che entrerà in vigore a partire dal 2025, punta a rendere il sistema più efficiente e a evitare ulteriori proroghe.
Per garantire una transizione graduale, si prevede un ultimo anno di proroga, valido fino al 31 dicembre 2025, per finalizzare le procedure attualmente in sospeso. Questa finestra temporale mira a evitare che i fondi già stanziati vadano persi.
Proroghe per le contribuzioni previdenziali e assistenziali
Un elemento di grande rilievo del nuovo provvedimento riguarda la gestione delle contribuzioni previdenziali e assistenziali obbligatorie a carico delle pubbliche amministrazioni (Pa). Con l’obiettivo di agevolare la regolarizzazione dei versamenti contributivi e di evitare conseguenze finanziarie per le casse pubbliche, si proroga fino al 31 dicembre 2025 la sospensione dei termini di prescrizione relativi a tali contribuzioni.