Tratto da EticaPA di Giuseppe Beato

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è persona troppo raffinata per non sapere che il saluto che ieri 16 settembre ha inviato ai vincitori dei concorsi per dirigente pubblico alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione, presente il suo presidente Paola Severino, è rivolto a nuora perchè suocera intenda!

Nel suo intervento completo, che è contenuto nel sito della Presidenza – vedi qui –  e sintetizzato in un comunicato ANSA – vedi qui, egli ha richiamato gli articoli 97 e 98 della Carta Costituzionale che sanciscono il principio dell’imparzialità dell’azione dei pubblici uffici e ne fanno interpreti principali i dirigenti e i funzionari pubblici. Ciò comporta che essi siano “sottratti all’influenza dei partiti politici” (e dei sindacati, aggiungiamo noi). Significativo anche il riferimento al padre costitutente Costantino Mortatiche difese e promosse questi principi al momento della creazione della nostra Carta. Le parole del Presidente della Repubblica hanno un valore massimo nell’esternazione dei principi più importanti in cui si può e si deve incontrare la coscienza collettiva nazionale. Quelle parole volano alto, ma hanno quasi sempre un destinatario! In questo caso il destinatario sono i partiti di questo Paese e la sua classe politica, che, senza esclusioni di parte, fino ad oggi hanno contraddetto quei principi costituzionali, concependo e preservando una legislazione balorda, con la quale lo status del dirigente pubblico rimane lontano mille miglia dal dettato costituzionale e ne fa una figura precaria, fra incarichi a termine e marea di incarichi a tempo determinato senza concorso, per collocare amici, parenti e sodali nelle funzioni più delicate assegnate a ciascuna amministrazione.

Rimane comunque in tutto il suo valore e importanza il monito lanciato al livello più alto della nostra Repubblica. A questo livello l’etica professionale di un dirigente pubblico si deve tenacemente legare. Da segnalare, infine, un comunicato della Confederazione Italiana dei Dirigenti Pubblici – CIDA- che non ha mancato di ringraziare il presidente Mattarella per il valore del suo intervento.

Giuseppe Beato
tratto da EticaPA.it

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