Le incentivazione per i dipendenti degli uffici tecnici dopo il DL 90/2014

Le incentivazione per i dipendenti degli uffici tecnici dopo il DL 90/2014

Esclusione dei dirigenti, esclusione degli strumenti urbanistici, esclusione delle manutenzioni, introduzione del tetto massimo dello 1,6% dell’importo posto a base d’asta, introduzione di decurtazioni nel caso di ritardi e/o di costi, destinazione di una quota alla realizzazione di nuovi servizi e limitazione entro la soglia del 50% del trattamento economico. Sono queste le più importanti novità contenute negli articoli 13 e 13 bis del DL n. 90/2014 per la incentivazione delle attività svolte dai dipendenti degli uffici tecnici per la progettazione e realizzazione di opere pubbliche. Il testo di questa disposizione è stato radicalmente modificato nel corso dell’esame da parte del Parlamento. Siamo nell’ambito di un intervento restrittivo della erogazione di risorse a dipendenti e dirigenti pubblici; infatti, nel testo del provvedimento vengono significativamente ridotti i diritti di rogito percepiti dai segretari comunali e provinciali ed i compensi erogati agli avvocati dipendenti e dirigenti pubblici per i successi nei contenziosi, le cd propine. Le limitazioni introdotte per il personale degli uffici tecnici appare più dura rispetto ai vincoli dettati per gli avvocati dipendenti: basta ricordare che per i primi viene fissato il tetto del 50% del trattamento economico in godimento e per i secondi il 100%.

Comincia così l’articolo di Arturo Bianco dal titolo Le incentivazione per i dipendenti degli uffici tecnici che esamina la nuova disciplina in materia a seguito dell’approvazione del DL 90/2014.

Per tutte le novità introdotte dal DL 90/2014, vai allo speciale su questo blog(con 75 articoli correlati).

 

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