tratto da NTPlus - Articolo integrale di Andrea Ziruolo a cura di Ancrel

QUI L’ARTICOLO INTEGRALE 

L’articolo illustra le principali novità riguardanti il Piano annuale dei flussi di cassa (Pafc), obbligatorio dal 2025 per gli enti territoriali, in base all’art. 6, c. 1 del Dl 155/2024, convertito in legge. Il Pafc deve essere approvato dalle giunte entro il 28 febbraio di ogni anno e mira a rafforzare le misure per ridurre i tempi di pagamento, contribuendo agli obiettivi del Pnrr (milestone M1C1-72 bis).

Contenuto e struttura del Pafc

•È un documento autonomo rispetto alla programmazione di bilancio, con un cronoprogramma di incassi e pagamenti trimestrali per l’anno di riferimento.

•Le previsioni includono dati cumulati sia della competenza finanziaria dell’esercizio sia dei residui di anni precedenti, utilizzando dati dal portale Siope.

•Ogni trimestre vengono confrontati i flussi programmati con quelli realizzati nel medesimo periodo di due anni prima (ad esempio, nel 2025 si utilizzano i dati del 2023).

•Il modello pubblicato dal Mef dettaglia entrate e spese ai primi livelli della codifica Siope, consentendo ulteriori specifiche se necessario.

Obblighi e verifiche

•Il responsabile finanziario elabora il piano con il supporto dei responsabili dei servizi dell’ente, aggiornandolo trimestralmente.

•L’organo di revisione contabile verifica la correttezza della programmazione del Pafc in occasione delle verifiche di cassa trimestrali (art. 239 del Tuel), segnalando eventuali disallineamenti e suggerendo variazioni di bilancio se necessarie.

•Se il termine di approvazione del bilancio di previsione è prorogato (ad esempio al 28 febbraio 2025), il Pafc deve essere approvato comunque entro la stessa data, anche in assenza del bilancio di previsione.

Eccezioni ed enti sperimentali

•Sono esentati dall’adozione del Pafc gli enti locali con popolazione superiore a 60.000 abitanti e ritardi di pagamento superiori a 10 giorni, se partecipano alla sperimentazione del Programma dei pagamenti previsto dall’art. 40 del Dl 19/2024.

Compiti aggiuntivi per i revisori dei conti

La circolare RgS n. 36/2024 introduce nuovi obblighi, tra cui:

1.Verificare i pagamenti delle fatture in conformità al Dlgs 231/2002 e alla direttiva UE 2011/7.

2.Controllare eventuali termini di pagamento superiori a 30 giorni, giustificati solo da motivazioni documentate.

3.Assicurarsi che le previsioni di cassa siano realistiche, evitando sovrastime o incoerenze, soprattutto per interventi in conto capitale o per crediti a rischio (legati al Fcde).

In sintesi, il Pafc diventa uno strumento centrale per migliorare la gestione finanziaria degli enti territoriali, garantendo una pianificazione più puntuale dei flussi di cassa e un maggiore controllo da parte degli organi di revisione.

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