tratto da biblus.acca.it

La tempestività negli affidamenti diretti è stato oggetto di recente attenzione da parte di ANAC e MIT. Il Comunicato del Presidente dell’ANAC dell’11 marzo 2025 ha sottolineato l’importanza del rispetto dei termini procedurali, mentre la risposta del MIT (3469/2025) ha fornito chiarimenti in merito ai termini da rispettare.

L’ANAC ha richiamato le stazioni appaltanti al rispetto del principio della massima tempestività nell’affidamento dei contratti pubblici: i termini stabiliti costituiscono termini massimi e assolvono alla funzione di consentire l’accertamento di responsabilità amministrative e/o contabili in capo ai dipendenti incaricati dello svolgimento delle procedure di gara. Il superamento di tali termini costituisce silenzio inadempimento e rileva al fine della verifica del rispetto del dovere di buona fede. L’articolo 1 dell’allegato I.3 deve essere interpretato in conformità ai principi del risultato e della fiducia, come previsto dagli articoli 1 e 2 del Codice dei Contratti Pubblici.

Il MIT chiarisce che gli affidamenti diretti costituiscono una casistica a parte. A differenza delle procedure competitive — per cui l’allegato I.3 del nuovo Codice dei contratti fissa limiti temporali ben definiti (da tre a nove mesi, a seconda della modalità e dei criteri di aggiudicazione) — gli affidamenti diretti non prevedono un atto formale di avvio. Per questo motivo l’articolo 17 del D.lgs. 36/2023 e il relativo allegato non impongono un termine specifico entro cui concludere tali affidamenti, proprio perché non si tratta di una vera e propria gara.

A sostegno di questa lettura, il MIT richiama anche una recente pronuncia del Consiglio di Stato (Sezione V, sentenza n. 503 del 15 gennaio 2024), che conferma l’assenza di una struttura temporale obbligatoria per gli affidamenti diretti. Inoltre, l’articolo 17, comma 2, stabilisce che una volta individuato il soggetto affidatario, l’affidamento avviene con un unico atto, facendo così venir meno qualsiasi riferimento al concetto di gara e ai relativi termini.

Nonostante l’assenza di scadenze stringenti, il MIT precisa che le amministrazioni pubbliche devono comunque operare secondo i principi generali del procedimento amministrativo. In particolare, viene richiamato il principio del risultato che impone efficienza e rapidità nell’affidamento, nonché il rispetto della buona fede. Pertanto, anche in mancanza di un termine preciso, le attività devono essere svolte correttamente e nei tempi tecnicamente necessari, in linea con quanto previsto dal Codice.

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