La bufala dell’anticorruzione
Non pigliamoci in giro. La presunta manovra del governo contro la corruzione fa ridere. Renzi rimprovera chi la critica tra i magistrati pigliandosela perfino con il garbato Sabelli? E fa male. È una manovra ridicola per almeno tre buoni motivi. Il primo: se tutto va bene, vedrà la luce tra un anno, tra passaggi e contro passaggi parlamentari, perché è stato un errore inserire le nuove norme, tre in verità (stretta sul patteggiamento, confisca per gli eredi, corruzione punita fino a 10 anni), dentro un ddl “pesante” come quello che riforma il processo penale. Il secondo: perché solo il reato di corruzione meritava un aumento di pena, anziché 4-8 anni, 6-10 anni, anziché una maggiorazione di tutti i reati della sfera corruttiva? Così aveva ipotizzato coraggiosamente l’ufficio legislativo del Guardasigilli Orlando, ma poi è prevalsa un editio decisamente minor. Terzo motivo: la riforma della prescrizione è debole, perché non la blocca definitivamente con la sentenza di primo grado, ma la sospende soltanto. Poi, se il processo di appello non si fa in due anni e quello in Cassazione in un anno, l’orologio comincerà a correre di nuovo. Già mi immagino la bagarre degli avvocati per far durare il processo il più a lungo possibile. E poi, sono comunque norme che valgono per i reati futuri, come ci ha tenuto a dire lo stesso Renzi e com’è scritto nella norma transitoria e come ha preteso e imposto Ncd. E allora perché le si spaccia come una risposta ai guai di adesso?
14 dicembre 2014 – Liana Milella
http://milella.blogautore.repubblica.it/2014/12/14/la-bufala-dellanticorruzione/?ref=HREC1-3
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