La sentenza n. 29105 del 18 luglio 2024, della Corte di Cassazione (Terza Sezione Penale) stabilisce che nelle amministrazioni pubbliche la responsabilità di individuare il datore di lavoro spetta agli organi di direzione politica. Se tale individuazione non avviene, la qualità di datore di lavoro rimane attribuita agli stessi organi di direzione politica, che possono quindi essere responsabili anche per eventuali violazioni della normativa sulla sicurezza sul lavoro.
La sentenza sottolinea inoltre che, per trasferire la qualifica di datore di lavoro a un dirigente o funzionario, è necessario un atto formale da parte dell’organo di vertice, che deve includere anche il conferimento di poteri decisionali e di spesa. In assenza di tale atto e di questi poteri, la responsabilità continua a ricadere sull’organo politico. Questa interpretazione era già stata confermata in precedenti sentenze (come le sentenze n. 43829/2018, n. 30557/2016 e n. 35295/2013).