di Marco De Gregorio
Il Consiglio dei Ministri ha avviato una nuova fase della riforma fiscale, con l’approvazione di un decreto che punta a rinnovare profondamente la gestione dei tributi locali.
L’obiettivo? Alleggerire il carico burocratico su cittadini e imprese e offrire più autonomia finanziaria agli enti territoriali.
Multe, tributi locali e cartelle: i Comuni potranno cancellare sanzioni e interessi
Tra le novità più attese c’è la possibilità per Comuni, Province e Regioni di definire in maniera autonoma le modalità per recuperare crediti fiscali non riscossi, attraverso strumenti simili alla “rottamazione delle cartelle”. Gli enti locali potranno ridurre o azzerare sanzioni e interessi su una vasta gamma di entrate, comprese quelle patrimoniali e oggetto di contenzioso. Rimangono escluse solo alcune imposte come l’IRAP, le addizionali e le compartecipazioni.
Questa misura rappresenta un primo passo concreto verso il federalismo fiscale, consentendo agli enti di calibrare in modo più flessibile le proprie politiche tributarie.
Incentivi per chi paga puntualmente e controlli più rapidi per chi non lo fa
Per favorire l’adempimento spontaneo, il decreto introduce strumenti premiali per i contribuenti virtuosi. Chi sceglie di pagare con addebito diretto sul conto corrente potrà beneficiare di alcuni vantaggi. Inoltre, l’amministrazione locale potrà inviare comunicazioni preventive, come lettere di compliance e solleciti bonari, prima di attivare procedure di accertamento.