tratto da biblus.acca.it

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 luglio 2025 la Delibera ANAC n. 262 del 3 giugno 2025 che prevede la revisione del regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici di cui alla delibera n. 270 del 20 giugno 2023 e successive modificazioni ed integrazioni.

Con questo aggiornamento, l’Autorità dà concreta attuazione al potere sanzionatorio riconosciutole dall’art. 222, comma 3, lettera b) del D.Lgs. 36/2023, rafforzando gli strumenti di controllo e promuovendo il rispetto puntuale degli obblighi contrattuali, nonché la qualità delle prestazioni affidate.

Violazioni e procedura sanzionatoria

Il regolamento aggiorna le modalità con cui vengono contestate le infrazioni: la contestazione può avvenire entro 90 giorni dall’acquisizione degli elementi necessari e dà avvio a un procedimento sanzionatorio che si svolge nel rispetto del contraddittorio, secondo quanto previsto dalla Legge n. 689/1981. Il procedimento può essere attivato d’ufficio o a seguito di segnalazioni, e può concludersi con l’irrogazione di sanzioni pecuniarie comprese tra 500 e 5.000 euro.

Le irregolarità sanzionabili sono elencate in un allegato al regolamento e includono, a titolo esemplificativo, omissioni, ritardi, inadempimenti, violazioni di obblighi o divieti, comportamenti illegittimi o inerti. Alcune di queste si aggiungono a quelle già previste dalla precedente Delibera ANAC n. 270 del 20 giugno 2023.

Criteri di graduazione e riduzione delle sanzioni

L’ANAC comunica che l’entità delle sanzioni sarà determinata caso per caso, tenendo conto di diversi fattori: gravità dell’infrazione, atteggiamento psicologico del responsabile, eventuali azioni correttive intraprese, valore dell’appalto coinvolto, effetti dannosi della violazione, giustificazioni fornite, nonché eventuali recidive.

Inoltre, è prevista una riduzione dell’importo sanzionatorio se il pagamento avviene entro 30 giorni dalla contestazione: in questo caso, la sanzione sarà ridotta al minimo edittale (o al doppio del minimo, in caso di più violazioni contestate).

Infine, le sanzioni verranno applicate direttamente ai soggetti ritenuti responsabili, fermo restando che l’ente di appartenenza risponde in solido. La nuova disciplina si applicherà a tutti i contratti pubblici derivanti da procedure avviate – compresi gli affidamenti diretti – dopo l’entrata in vigore del regolamento aggiornato.

Visti i continui aggiornamenti normativi e la crescente attenzione dell’ANAC al rispetto delle regole nella fase esecutiva dei contratti pubblici, risulta sempre più strategico per le stazioni appaltanti e gli operatori economici dotarsi di strumenti digitali che garantiscano tracciabilità, trasparenza e controllo puntuale di ogni fase dell’appalto.

Per evitare irregolarità, inadempimenti o omissioni che potrebbero tradursi in sanzioni, è fondamentale adottare soluzioni che semplifichino la gestione della documentazione tecnica e contrattuale, assicurando la corretta archiviazione, l’accessibilità dei dati e la conformità ai requisiti normativi.

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