Tratto da: Lavori Pubblici  

La predisposizione degli atti di gara in caso di affidamento diretto può essere incentivata? Quando il Responsabile Unico di Progetto (RUP) può accedere alla quota premiale prevista dall’art. 45 del nuovo Codice dei contratti? E in che misura le procedure semplificate incidono sull’erogabilità degli incentivi alle funzioni tecniche?

Sono questi i quesiti a cui ha risposto il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il parere n. 3622 del 23 giugno 2025, che richiama e conferma l’indirizzo già espresso nel parere n. 2865 del 26 settembre 2024.

L’art. 45 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti) disciplina l’erogazione degli incentivi per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti pubblici coinvolti nella programmazione, progettazione, direzione dei lavori e controllo dell’esecuzione dei contratti pubblici.

Una delle attività esplicitamente incluse nell’allegato I.10 al Codice è la “predisposizione dei documenti di gara”. Tuttavia, nella prassi quotidiana, non sempre è chiaro se anche le procedure di affidamento diretto – in particolare quelle “procedimentalizzate” con richiesta di preventivi a più operatori e adozione di determinazioni a contrarre – possano rientrare tra le attività incentivabili.

Con il parere n. 3622/2025, il Ministero affronta il caso specifico di un affidamento diretto con le seguenti caratteristiche:

  • richiesta contestuale di preventivi a più operatori economici;
  • adozione di un confronto concorrenziale interno e vincolante per la stazione appaltante;
  • predisposizione della modulistica per l’offerta e le dichiarazioni;
  • verifica dei requisiti e adozione della determinazione ex art. 17, comma 2 del Codice.

In presenza di queste condizioni, l’Amministrazione ha chiesto se la predisposizione dei documenti potesse rientrare tra le attività incentivabili, in analogia con quelle previste per le procedure ordinarie.

La risposta è affermativa ma con una precisazione importante: per i servizi e le forniture, l’incentivo è riconosciuto solo qualora sia prevista la nomina del Direttore dell’esecuzione (DEC) in un soggetto diverso dal RUP, in coerenza con quanto già chiarito nel precedente parere n. 2865/2024.

Il parere del 26 settembre 2024 rappresenta il fondamento interpretativo richiamato dal Ministero. In esso si afferma chiaramente che:

  • l’incentivazione delle funzioni tecniche può riguardare anche gli affidamenti diretti (art. 50, comma 1, lett. b), senza soglia minima di importo;
  • possono essere incentivati anche gli acquisti mediante adesione a convenzioni Consip o accordi quadro;
  • l’assenza di un regolamento non preclude l’erogazione, a condizione che le somme siano state accantonate nel quadro economico dell’intervento.

Tuttavia, per servizi e forniture rimane il vincolo dell’obbligatorietà del DEC autonomo rispetto al RUP, elemento che costituisce una discriminante fondamentale ai fini della corresponsione dell’incentivo.

Alla luce dei due pareri ministeriali, è possibile individuare alcuni presupposti chiave. Perché l’incentivo sia effettivamente erogabile occorre che:

  • predisposizione documentale effettiva: il RUP deve aver elaborato gli atti che caratterizzano il confronto concorrenziale, anche nel caso di affidamento diretto (es. richiesta a più OE, griglia comparativa, modulistica dedicata);
  • procedura tracciabile e formalizzata: è necessario che l’iter sia documentalmente strutturato, anche in forma semplificata;
  • accantonamento delle somme: la quota destinata agli incentivi deve essere presente nel quadro economico, a prescindere dalla presenza di un regolamento interno;
  • nomina del DEC per servizi/forniture: requisito imprescindibile per il riconoscimento dell’incentivo, se la tipologia contrattuale lo prevede.

    I pareri del MIT confermano un principio di apertura alla valorizzazione delle attività tecniche anche nell’ambito delle procedure semplificate. Tuttavia, l’erogazione dell’incentivo non può essere automatica, ma richiede una verifica puntuale del rispetto delle seguenti condizioni:

    • l’attività svolta deve essere assimilabile alla predisposizione degli atti di gara;
    • la procedura, pur semplificata, deve presentare un contenuto tecnico sostanziale;
    • per i servizi e le forniture, l’incentivo è subordinato alla nomina del DEC diverso dal RUP.

    Un quadro interpretativo che, pur nella sua linearità, richiede un’attenta formalizzazione degli atti amministrativi e una corretta imputazione economica, per evitare contestazioni in fase di controllo.

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