Il MIT fornisce suggerimenti operativi alle stazioni appaltanti sulle modalità di attestazione delle attività svolte dal personale tecnico.
L’applicazione operativa degli incentivi alle funzioni tecniche può suscitare dubbi interpretativi, specie in relazione alle modalità di attestazione delle attività svolte dal personale tecnico. Il MIT, a fronte di un quesito posto da un ente, ha fornito un chiarimento significativo circa l’obbligo di una espressa attestazione delle funzioni tecniche svolte e le modalità con cui essa deve essere predisposta.
Nello specifico l’ente ha chiesto al MIT se l’attestazione delle funzioni svolte debba essere contenuta in un atto autonomo da allegare o richiamare nel provvedimento di liquidazione, oppure se sia sufficiente la sola presenza di un prospetto di ripartizione, che individui le quote del compenso. La motivazione della richiesta risiede nel dubbio che un semplice prospetto, pur dettagliando gli importi spettanti ai singoli dipendenti, non dia conto in modo adeguato delle specifiche attività tecniche effettivamente eseguite, come invece richiesto dal dettato normativo.
Il MIT, nel parere 3525/2025, chiarisce che l’attribuzione dell’incentivo necessita chiaramente di espressa attestazione. Quanto alle modalità, queste dovranno essere previste nell’apposita disciplina dell’ente relativa all’incentivo. L’assenza di tale attestazione comporta, quindi, l’impossibilità giuridica di procedere alla liquidazione dell’incentivo, a prescindere dalla disponibilità del fondo o dalla volontà dell’ente.
Il prospetto di ripartizione dell’incentivo rappresenta solo una fase contabile, che suddivide l’importo disponibile tra i beneficiari. Esso non può sostituire l’attestazione, in quanto non evidenzia la qualità e quantità dell’apporto professionale prestato.
È bene da parte degli enti:
- aggiornare il regolamento interno in materia di incentivi, recependo esplicitamente l’obbligo dell’attestazione;
- predisporre modelli standard di attestazione per ciascuna fase della procedura tecnico-amministrativa (progettazione, verifica, direzione lavori, collaudo);
- garantire la tracciabilità delle attività svolte, anche mediante strumenti digitali e sistemi documentali;
- assicurare formazione e sensibilizzazione del personale coinvolto, sia tecnico che amministrativo;
- integrare il sistema degli incentivi con il ciclo della performance e dei controlli interni.
Con queste misure, gli enti possono assicurare conformità normativa, trasparenza e valorizzazione del personale tecnico, sfruttando appieno le potenzialità dell’istituto previsto dal nuovo Codice dei contratti.