tratto da NTPLUS - Articolo integrale di Pietro Alessio Palumbo

QUI L’ARTICOLO INTEGRALE
La Corte di cassazione ha stabilito che il datore di lavoro può legittimamente avvalersi di agenzie investigative per verificare sospetti comportamenti illeciti dei dipendenti. Lo Statuto dei lavoratori limita i controlli diretti sull’attività lavorativa, ma non vieta il ricorso a detective privati, purché l’attività investigativa non riguardi il mero adempimento della prestazione lavorativa, ma solo illeciti veri e propri (anche solo sospettati).

Nel caso esaminato, il licenziamento di un dipendente è stato ritenuto legittimo sulla base di prove raccolte tramite GPS e osservazioni di investigatori privati, che dimostravano frequenti pause non autorizzate presso bar durante l’orario di servizio.

La Cassazione ha precisato che:

  • I controlli tramite agenzie investigative sono legittimi se finalizzati ad accertare illeciti o comportamenti dannosi per il datore.
  • Tali controlli possono avvenire anche senza preavviso e in modo occulto, senza violare i principi di correttezza e buona fede.
  • La tutela del patrimonio aziendale comprende non solo i beni materiali, ma anche l’immagine e la reputazione dell’ente.
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