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Ora che il metodo di calcolo del possibile incremento del fondo ai sensi del Decreto PA è stato più o meno assimilato, mi permetto di fare due importanti sottolineature.

Punto primo: la deroga vale solo per il limite 2016, non per i vincoli totali di spesa del personale

L’art. 14, comma 1-bis, del Decreto PA permette agli enti locali di incrementare i fondi del trattamento accessorio andando oltre il tetto del 2016 previsto dal d.lgs. 75/2017. Ma non si tratta di una deroga totale. Restano infatti pienamente in vigore i vincoli generali di spesa del personale previsti dall’art. 1, commi 557 e 562 della legge 296/2006.

In pratica? Anche se un ente ha margini rispetto al 48% del rapporto tra spesa del personale e entrate correnti, potrebbe non riuscire comunque a stanziare più risorse nel fondo se ha già raggiunto il tetto della spesa complessiva calcolata sulla media 2011-2013 o sull’anno 2008.

La nuova norma fa riferimento solo all’art. 33 del decreto 34/2019 (per il rispetto degli equilibri complessivi) e non contiene alcuna deroga ai limiti “storici” di spesa del personale. E su questo la Corte dei conti è stata chiara in più occasioni: per superare questi vincoli serve una deroga espressa. Quando il legislatore vuole consentirla, lo scrive chiaramente. E non è questo il caso.

Secondo punto: Fondo o assunzioni? 

Non dimentichiamo che le risorse aggiuntive nel fondo accessorio sono a tutti gli effetti spesa di personale. E questo significa che vanno conteggiate anche ai fini del calcolo degli spazi assunzionali, come previsto dall’art. 33 del decreto-legge 34/2019.

Tradotto: se metto più soldi nel fondo, potrei dover rinunciare a nuove assunzioni.

Il legislatore ha voluto dare una spinta all’armonizzazione delle retribuzioni nel comparto funzioni locali, ma la scelta non è affatto neutra, come ad esempio per altri comparti della pubblica amministrazione. Gli enti si trovano, quindi, davanti a un bivio tutt’altro che semplice: valorizzare il personale in servizio o investire in nuove risorse?

Pensiamoci.

p.s. segnalo che il 16 maggio terrò un webinar sulla conversione del Decreto PA. Ormai il testo è definitivo e quindi ho ritenuto di proporre un’attività formativa con il riassunto delle varie novità. Trovate tutte le informazioni QUA

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