17/03/2023 – PA digitale 2026, come vengono normate le variazioni di progetto

Da inizio aprile si potrà modificare il contenuto della propria candidatura in caso di impossibilità dovuta ad aggiornamenti tecnici o sopravvenienza normativa

Con Decreto del Capo Dipartimento è stata introdotta la possibilità per le PA di sottoporre istanze di modifica a candidature finanziate. Oltre alle variazione dei cronoprogrammi, già previsti dalla piattaforma, da inizio aprile infatti sarà possibile, attraverso la proprio area riservata, variare il contenuto di un progetto al verificarsi di determinate condizioni. Queste modifiche non dovranno alterare le finalità per le quali il contributo era stato riconosciuto, e non comporteranno nessuna variazione dell’importo finanziato. Potranno essere modificate sia le candidature in stato finanziato, di progetti non ancora completati, che quelle in fase di asseverazione che hanno ricevuto un esito “parziale” durante le verifiche tecniche svolte dal Dipartimento.

Quando e come sarà possibile variare le candidature

A partire dal 3 aprile 2023, salvo diversa comunicazione del Dipartimento per la trasformazione digitale, le istanze di modifica dovranno essere presentate esclusivamente avvalendosi della Piattaforma PA digitale 2026.

Verranno approvate le richieste di cambiamento dovute a impossibilità sopravvenuta, per causa non imputabile, di realizzare le attività oggetto del finanziamento. Nello specifico per aggiornamenti tecnici, nei casi dei servizi deprecati per le candidature agli Avvisi 1.4.3 pagoPA e quindi non più disponibili, o per sopravvenienza normativa. Quest’ultimo caso in particolare fa riferimento alle candidature per gli Avvisi 1.4.1 (Comuni), in cui era possibile scegliere tra i flussi di servizio finanziati la voce Presentare domanda di partecipazione a un concorso pubblico. Con la nascita di InPA però, il portale unico di reclutamento per la Pubblica Amministrazione, di fatto non sarà più possibile per un Ente poter ospitare questa tipologia di servizio sul proprio sito internet.

LEGGI IL DECRETO

 

 

 

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