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La proposta di legge all’esame della commissione Affari Costituzionali alla Camera “risulta opportuna e necessaria in quanto volta a dare piena attuazione alle disposizioni della nostra Costituzione: si plaude alla predisposizione di una disciplina unitaria e organica che si applichi alla totalità delle cariche pubbliche di governo, dal livello statale a quello locale, e si rileva a tale riguardo un significativo cambio di passo rispetto all’attuale normativa, in linea con quanto espresso dall’Autorità nell’Atto di segnalazione n. 4 del 10 giugno 2015”. E’ quanto afferma il presidente dell’Anac Giuseppe Busia nel testo scritto dell’audizione del 3 maggio scorso inviato a Montecitorio.  

“Risultano apprezzabili, nella proposta di legge in esame, oltre all’estensione dell’ambito soggettivo di applicazione della disciplina, la predisposizione di un complesso impianto sanzionatorio, di carattere pecuniario e reputazionale, e l’introduzione di un apposito procedimento per l’accertamento preventivo della sussistenza di cause di incompatibilità”, aggiunge. 

“La complessità del tema risiede proprio nell’esigenza di individuare un equilibrio tra la tutela dell’integrità dell’interesse pubblico e la libertà di accesso alle cariche di governo, con una attenta applicazione dei principi di proporzionalità e bilanciamento, in modo da assicurare che la normativa di settore preservi l’impermeabilità del processo decisionale rispetto a interessi privati distorsivi senza tuttavia adottare un approccio eccessivamente repressivo, tale da disincentivare la partecipazione dei cittadini all’agire pubblico”, sottolinea Busia.

Il documento

 

Audizione ddl conflitti di interessi – Camera dei deputati – 03.05.2023.pdf

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