10/02/2023 – Vendita della sede Ater di Roma, serve una gara pubblica

Per la vendita della sede centrale dell’Ater (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale pubblica del Comune di Roma) serve una gara pubblica. O per lo meno una gara informale, previa pubblicazione di un avviso pubblico o manifestazione di interesse, che individui il prezzo derivante da una apposita stima dell’immobile, nonché i criteri di individuazione dell’acquirente.

Non può essere che Ater venda la sede di Roma Lungotevere Tor Di Nona N.1 attraverso una trattativa diretta con l’acquirente, in assenza di qualsivoglia confronto concorrenziale.

E’ quanto ha comunicato l’Autorità Nazionale Anticorruzione all’Ater, oltre che alla Regione Lazio, di cui Ater è ente pubblico economico strumentale, e all’Inail, a cui Ater ha manifestato lo scorso 18 luglio 2022 l’interesse alla cessione della sede come richiesto allo stesso Inail il 9 luglio 2022.

Le posizioni di Ater e di Anac

Già precedentemente, il 20 aprile 2021, l’Inail aveva avanzato all’Ater una proposta di acquisto della sede, al fine di concederlo in locazione all’Agenzia delle Dogane e Monopoli per un corrispettivo di 34 milioni di euro. Stessa cifra anticipata dalla Regione Lazio a Ater, nel dicembre 2021, al fine di consentire il superamento delle criticità di liquidità dell’ente, con l’obbligo però di restituire la cifra entro un anno. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha pertanto avviato un’istruttoria sulla vendita, che Ater sostiene ad oggi non essere avvenuta, affermando però, in base ad un parere legale ottenuto, di poter procedere tranquillamente alla vendita senza necessità di alcuna gara. Il parere è datato 18 gennaio 2023, successivamente all’esposto inviato ad Anac da un deputato di Fratelli d’Italia, già vicepresidente del Lazio.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ricorda che, in base ad una legge che risale addirittura al Regio Decreto N.827 del 1924, l’alienazione di immobili di proprietà pubblica deve avvenire tramite pubblici incanti. Anac precisa che il Regio decreto è tuttora vigente, contenendo un principio fondamento della contabilità di Stato anche della Repubblica italiana, per cui l’alienazione, acquisto e locazione di immobili di proprietà pubblica deve avvenire tramite pubblici incanti. Ma Anac ricorda anche che pure il Codice dei Contratti pubblici stabilisce che la vendita e locazione di immobili pubblici deve avvenire tutelando il principio della concorrenza, e assicurando i principi comunitari di pubblica trasparenza, imparzialità e par condicio, corollari del principio di buon andamento della Pubblica amministrazione sancito dall’articolo 97 della Costituzione italiana.

L’apertura dell’istruttoria

Ora, il parere richiesto da Ater, sosterrebbe invece che è possibile una deroga a tali principi di ordine generale, stabilita dalla legge 2010 “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria”, attuata dal DM 20 giugno 2017, in base al fatto che Ater venderebbe la sede a l’Inail per concederla in locazione all’Agenzia delle Dogane. In sostanza, sostiene l’Ater, si tratterebbe dell’acquisto di un immobile di un’amministrazione pubblica che viene ceduto ad un’altra amministrazione. E quindi, secondo Ater, non soggetto a pubblicità, trasparenza e par condicio.

Di tutt’altro avviso l’Autorità Nazionale Anticorruzione, non convinta di questa interpretazione, che ha pertanto deciso di aprire un’istruttoria, chiedendo ad Ater documenti finora non forniti. 

Anac – si legge nella comunicazione di avvio istruttoria – non ritiene che le argomentazioni di Ater siano sufficienti ad escludere la compravendita della sede dall’applicazione del Codice dei Contratti e dal rispetto delle norme della contabilità dello Stato”. L’Autorità evidenzia che “Ater non ha proceduto ad un’autonoma stima del valore dell’immobile (tenuto conto dell’ubicazione, della consistenza e del pregio architettonico), né ha valutato la possibilità di reperire sul mercato un diverso acquirente al fine di realizzare il massimo prezzo della compravendita”.

Anac ha pertanto rinnovato la richiesta ad Ater di avere a disposizione la documentazione necessaria, finora non consegnata, con termine 30 giorni per provvedere. Inoltre Anac chiede di sapere se Ater intenda, a questo punto, proceder con l’iter della compravendita all’Inail dell’immobile, o decidere altrimenti.

 

 

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