07/02/2022 – Alla Corte di giustizia il principio del ne bis in idem e le sanzioni per condotte illecite che integrano pratiche commerciali scorrette

La sesta sezione del Consiglio di Stato rinvia alla Corte alcune questioni interpretative, al fine di accertare se le sanzioni irrogate in tema di pratiche commerciali scorrette, ai sensi della normativa interna (codice del consumo di cui al d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206) attuativa della direttiva 2005/29/Ce, siano qualificabili alla stregua di sanzioni amministrative di natura penale e, quindi, in violazione del principio del ne bis in idem, previsto dall’art. 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (anche CDFUE). Tra i passaggi salienti dell’ordinanza si segnala il richiamo alle principali sentenze della Corte di giustizia sul tema e ai relativi approcci interpretativi, oltreché alla connessa rilevanza, sotto vari profili, della disciplina nazionale in tema di “pratiche commerciali” scorrette, con particolare riferimento all’art. 20 del codice del consumo.

Cons. St., sez. VI, ordinanza 7 gennaio 2022, n. 68

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