12/04/2022 – Canili di Roma e servizi veterinari della capitale: gravi criticità e mancati controlli del Comune

La delibera Anac sui canili di Roma: gravi criticità

L’Autorità Anticorruzione interviene nuovamente sulla gestione dei canili comunali di Roma, Muratella e Ponte Marconi, e in genere sull’assistenza medico veterinaria assicurata agli animali nella capitale. Con la delibera N. 156 del 30 marzo 2022, Anac stigmatizza il Comune di Roma per carenze e approssimazioni nel progettare “la gara di gestione del controllo e della vigilanza sanitaria dello stato di salute di cani, gatti e altri animali d’affezione”. Inoltre punta i riflettori sull’inadeguatezza dell’assistenza medico-veterinaria, ordinaria e d’urgenza anche in regime di ricovero, nella capitale.

Dall’indagine svolta da Anac sono emerse “gravi criticità e carenze strutturali e manutentive dei canili di Muratella e Ponte Marconi, dove vengono svolti i servizi veterinari appaltati dal Comune di Roma”. Condizioni che per l’Autorità non sono state prese in considerazione dal Comune, nemmeno nel momento di progettazione della nuova gara, quando invece la stazione appaltante è tenuta a “verificare lo stato dei luoghi di esecuzione e la sussistenza delle autorizzazioni amministrative necessarie al corretto adempimento delle prestazioni contrattuali”.

Sovraffollamento e impianti fatiscenti e sporchi

Per quanto riguarda il canile di Ponte Marconi, Anac ribadisce quanto già fatto presente anche dal Ministero della Salute. E cioè che esiste un grave problema strutturale, e il canile non risulta in linea con il DL 81/2008, con impianti fatiscenti e vetusti, che comportano un rischio per la tutela degli operatori e degli animali ammessi. A tal riguardo, il Comune di Roma non ha fornito ad Anac alcuna documentazione di essersi in qualche modo attivato, dopo le segnalazioni fatte.

Attualmente, pertanto, i canili di Muratella e Ponte Marconi, di proprietà del Comune, non sarebbero conformi alle norme edilizie, sanitarie e di sicurezza, e risulterebbero in pessimo stato manutentivo. Si registra un problema di sovraffollamento che, unitamente alla scarsa igiene dei luoghi, comprometterebbe gravemente la salute e il benessere degli animali ospitati.

Strutture vanno trasformate, Comune immobile dal 2016

Anac fa presente che tali strutture necessiterebbero di una radicale trasformazione, ammodernamento e adeguamento alle norme. Ciò che fa ancor più specie è che la situazione risulterebbe nota al Comune di Roma fin dal 2016, ma nulla è stato fatto. Il Comune si è detto intenzionato ad un piano di investimenti, ma dai documenti forniti ad Anac, non è possibile identificare se vi è stata aggiudicazione dell’accordo quadro per la manutenzione dei due canili.

I rilievi Anac sulla gara e sul gestore

Tra i vari rilievi sollevati da Anac in merito alla gestione del servizio di controllo e vigilanza sanitaria degli animali, vi è anche quello di aver scelto come criterio di aggiudicazione il prezzo più basso, criterio non adeguato in tale contesto di servizio veterinario. Oltre a non aver fatto controlli adeguati sull’esecuzione del contratto, come pure sulla variazione dell’esecuzione delle prestazioni previste dal contratto stesso.

L’Autorità, però, riprende duramente anche l’operatore economico che gestisce il servizio “rilevando la violazione del canone di correttezza e buona fede”, che avrebbe dovuto constatare la situazione generale e sanitaria dei due canili, riportandone i rilievi agli Uffici comunali di pertinenza.

Le ultime decisioni del Comune

Da ultimo va registrato che il Comune di Roma, dopo i primi rilievi formulati da Anac in merito all’Avviso pubblico dello scorso 3 dicembre 2021 per la gestione futura del servizio, ne ha deciso l’annullamento in autotutela.

La delibera

 

Delibera n. 156 del 30 marzo 2022.pdf

 

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