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“L’arma della trasparenza, su cui si batte molto l’Anac, permette il controllo pubblico preventivo degli appalti, a chi vengono assegnati, con quali garanzie”, dichiara il Presidente Giuseppe Busia. “Proprio al fine di una maggiore controllabilità l’Anac chiede da tempo al Parlamento di introdurre l’obbligo della dichiarazione del titolare effettivo delle società che partecipano alle gare per gli appalti. Di recente, al riguardo, è stata modificata una delle raccomandazioni internazionali in materia di antiriciclaggio, in base alla quale negli appalti pubblici si dovrà provvedere ad indicare il titolare effettivo. Noi ribadiamo al Parlamento la necessità di inserire tale elemento espressamente all’interno del Codice dei contratti pubblici, e di utilizzare la Banca dati nazionale dei contratti pubblici come strumento per raccogliere e tenere aggiornato, a carico degli operatori economici, il dato sui titolari effettivi”.

“In tal modo le Pubbliche amministrazioni possano conoscere chi effettivamente sta dietro le scatole cinesi che spesso coprono il vero titolare della società che vince l’appalto, evitando così corruzione e riciclaggio”.

“Le nuove sfide del malaffare ci spingono ad usare armi nuove per combattere corruzione, spreco di denaro pubblico, infiltrazioni criminose negli appalti. Per questo come Anac stiamo utilizzando in modo innovativo gli strumenti delle tecnologie informatiche: controllo digitale preventivo, incrocio dei dati, amministrazione trasparente e monitoraggi”, aggiunge il Presidente Busia. “L’Europa ci dà una grande iniezione di denaro, un’occasione straordinaria di cambiare il Paese. Il grosso di queste risorse passerà per i contratti pubblici attraverso cui si acquisteranno beni, forniture e servizi. Anac vigilerà che tali contratti vengano stipulati in modo trasparente, garantendo la concorrenza perché sono una grande occasione anche per le imprese, e tutelando i cittadini assicurando che i soldi siano spesi presto e bene”. “La Banca dati mette in campo una garanzia fondamentale per il cittadino, interconnettendo gli operatori del settore e le amministrazioni, creando un sistema unico di raccolta delle informazioni. In tal modo viene semplificata la vita delle persone, delle aziende e delle amministrazioni, e si combatte il malaffare”.

“Uno dei ambiti importanti affidati ad Anac all’interno del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, è la digitalizzazione di tutte le procedure di gara e di appalto. Così si velocizza e semplificano le fasi di gara, controllando nello stesso tempo ogni anomalia o uso distorto che si dovesse presentare.

 

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