20/09/2022 – La costruzione del consenso politico-elettorale e l’utilizzo dei social media nell’epoca della “disintermediazione democratica”

Abstract [It]Il contributo, connotandosi per la sua interdisciplinarietà, propone un’analisi delle moderne tecniche di profilazione della persona mediante i c.d. Big e Smart Data, finalizzate non soltanto alla “ricerca”, ma ad una vera e propria “costruzione” del consenso politico-elettorale. Lo scritto, in particolare, intende offrire al lettore delle nozioni tecniche preliminari per comprendere come oggi, nell’epoca dell’onlife, i dati personali rappresentino un vero e proprio valore economico e le tecniche di profilazione impiegate per la loro rielaborazione e il loro utilizzo possono produrre importanti conseguenze rispetto ai diritti e alle libertà della persona. Sul punto, ci si sofferma dapprima sulla divaricazione tra identità personale e profilo digitale – alla base di quello che Stefano Rodotà già tempo addietro aveva definito «il rischio di fraintendimenti dell’identità per effetto del divorzio tra mondo delle determinazioni consapevoli e mondo dell’elaborazione automatica» – per poi passare all’utilizzo della profilazione a scopi elettorali e concentrandosi, quindi, sul diritto-dovere di voto. L’attenzione, infine, sarà rivolta, in una prospettiva sistematica, alle origini del sistema politico nonché al crescente indebolimento del potere pubblico, all’affermazione di nuovi poteri privati (ancora una volta legati all’ambito del digitale) e alla c.d. disintermediazione democratica, con il rischio concreto di una perdita di coordinate dell’azione politica.

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