25/10/2022 – Firenze, esclusa dall’appalto la ditta non impegnata ad assumere giovani (30%) e donne (15%)

Firenze, esclusa dall’appalto la ditta non impegnata ad assumere giovani (30%) e donne (15%)

Non è sanabile mediante soccorso istruttorio l’omessa dichiarazione dell’obbligo di garantire, in caso di aggiudicazione del contratto, il rispetto di una quota prestabilita di occupazione di giovani e donne, se stabilito dalla stazione appaltante.

E’ quanto ha stabilito l’Autorità Nazionale Anticorruzione con il parere di precontenzioso n. 451 del 5 ottobre 2022 rispondendo ad un quesito richiesto dalla società esclusa dai lavori di adeguamento sismico e di sicurezza della scuola Rodari di Firenze. I lavori, con importo a base di gara di 233.539 euro, prevedevano l’obbligo ai partecipanti di dichiarare il proprio impegno al rispetto delle quote di assunzione giovanile e femminile

“Trattandosi di investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza o del Piano Nazionale per gli investimenti Complementari” scrive Anac “sono esclusi dalla gara  gli operatori economici che non assumano l’obbligo di salvaguardare, in caso di aggiudicazione del contratto e con riferimento alle assunzioni necessarie per l’esecuzione del contratto o per la realizzazione di attività ad esso connesse o strumentali, una quota pari al 30 per cento di occupazione giovanile e una quota pari al 15 per cento di occupazione femminile”. Questo nel caso in cui la stazione appaltante lo abbia previsto nel bando di gara. In base al DL 77/2021, le stazioni appaltanti possono imporre, infatti, clausole che prevedono una determinata percentuale di assunzioni di donne o giovani.

Il documento

 

Parere di Precontenzioso n. 451 del 5 ottobre 2022 

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