12/10/2022 – Cambiano i concorsi: ammessi gli stranieri, rifugiati o soggiornanti di lungo periodo.

Consiglio dei Ministri n. 97 del 5 Ottobre 2022

Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, concernente norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi.

Tra l’altro, si stabiliscono i requisiti generali per l’accesso al pubblico impiego e, rispetto alla normativa precedente, si introduce la previsione che ai concorsi possano partecipare i titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria e i cittadini di Paesi terzi che siano in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, del godimento dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza e di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini italiani.

Prima che si schierino le varie “tifoserie” dei contrari e dei favorevoli, si precisa che tale modifica, adottata con una norma regolamentare, vale solo ad armonizzare il regolamento dei concorsi pubblici con quanto già disposto da altre norme. Infatti l’art. 38 del D. L.vo 165/2001 è stato modificato anni fa con l’inserimento del comma 3 bis ad opera dell’art. 7, comma 1, lett. b) della L. n. 97/2013, con l’effetto che l’accesso al pubblico impiego è stato aperto, alle stesse condizioni e limiti previsti per i cittadini comunitari, ai cittadini di Paesi terzi, titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o di protezione umanitaria.

Tale modifica, però, non ha coinvolto pure i vari regolamenti attuativi della disciplina dei pubblici concorsi, tra cui il DPR 487/1994, con la conseguenza che spesso le amministrazioni non ammettevano ai concorsi i cittadini di Paesi terzi, nemmeno se soggiornanti di lungo periodo.

Recentemente, a seguito di una sentenza del Tar del Lazio, che ha ammesso una cittadina albanese ad un concorso del Ministero della Giustizia (TAR Lazio n. 2867/2021), sentenza contro la quale il Ministero non ha proposto appello, si è quindi deciso di modificare il regolamento attuativo dei concorsi, in conformità a quanto disposto dalla norma primaria, cioè il d.lgs. 165/2001.

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto