09/06/2022 – Il Ministero per la Transizione Ecologica aggiorna i dati a maggio 2022 sulle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

PNRR, aggiornato il report MiTE su obiettivi e risultati 2022.

Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha pubblicato il consueto report sullo stato di avanzamento del PNRR, aggiornato a maggio 2022, contenente una sintesi degli obiettivi e dello stato di avanzamento complessivo delle misure del Piano a titolarità MiTE, una visione di insieme dei principali risultati conseguiti nel corso dei primi mesi del 2022 e un approfondimento su Milestone e Target (M&T) conseguiti e attesi per il 2022. Vediamone i dettagli.

Come specificato nella nota, con il PNRR il MiTE si propone di accelerare e rendere l’Italia un campione globale della transizione ecologica. In particolare l’intento è quello di raggiungere i seguenti macro obiettivi:

  • rendere l’Italia più resiliente agli inevitabili cambiamenti climatici;
  • rendere il sistema italiano più sicuro e più sostenibile nel lungo termine garantendone la competitività;
  • sviluppare una leadership internazionale industriale e scientifica nelle principali filiere della transizione;
  • assicurare una transizione inclusiva ed equa, massimizzando i livelli occupazionali e contribuendo alla riduzione del gap tra le Regioni;
  • aumentare consapevolezza e cultura su sfide e tematiche ambientali.

Il MiTEspecifica inoltre che le misure del PNRR fanno parte di un più ampio portafoglio di incentivi e riforme promosse dal Ministero per raggiungere gli obiettivi al 2030 e 2050, quali i meccanismi di supporto alle rinnovabili (e.g., decreti FER) o per la tutela dei Parchi e delle biodiversità (e.g., il programma ‘Parchi per il Clima’).  Le risorse del PNRR concorrono quindi insieme ad altre misure al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e hanno un ruolo soprattutto di incentivo e catalizzatore della trasformazione, in primis grazie alle riforme previste dal Piano.

Ai fini del monitoraggio e della rendicontazione europea, il PNRR italiano prevede complessivamente 527 tra Milestone e Target (M&T). Il MiTE ne ha la quota più importante, pari a 89 distribuiti nel corso degli anni di attuazione del Piano, essendo titolare della porzione più rilevante della Missione 2 ‘Rivoluzione Verde e transizione ecologica’ con 34,71 miliardi di euro, articolati su 26 investimenti e 12 riforme, suddivisi in 4 componenti:

  • 1) Economia circolare e agricoltura sostenibile;
  • 2) Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile;
  • 3) Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici;
  • 4) Tutela del territorio e della risorsa idrica

Attenzione particolare è destinata alle Regioni del Sud, con l’obiettivo di eliminare le disuguaglianze territoriali.

In questi primi mesi del 2022 il MiTE ha dato impulso all’avvio o all’accelerazione di molte delle misure previste, nonché al completamento della struttura organizzativa di missione. In particolare, nei primi mesi dell’anno sono stati conseguiti 5 degli 11 M&T europei attesi per il primo semestre:

  • M2C4 I3.2 ‘Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette’, con l’emanazione del Decreto Ministeriale e della relativa direttiva ai Parchi e alle aree marine, con cui si è avviato un percorso di accompagnamento all’implementazione;
  • M2C1 R1.3 ‘Supporto tecnico alle autorità locali’, con l’approvazione dell’accordo per il piano d’azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali;
  • M2C3 R1.1 ‘Semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico’, con l’introduzione di elementi di semplificazione e accelerazione delle procedure previsti dal PNRR, incluso l’avvio del Portale in collaborazione con Enea;
  • M2C4 R2.1 ‘Semplificazione e accelerazione delle procedure per l’attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico’: è stato accelerato il processo per la semplificazione del quadro giuridico relativo;
  • M2C4 R4.2 ‘Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati’, con la conclusione di 6 importanti procedure di ricezione di proposte progettuali, per oltre 2,7 miliardi di euro:
    • M2C1 I1.1 ‘Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento impianti esistenti’;
    • M2C1 I1.2 ‘Progetti faro di economia circolare’;
    • M2C1 I3.1 ‘Isole verdi’;
    • M3C2 I1.1 ‘Interventi per la sostenibilità ambientale dei porti’;
    • M2C1 I3.3 ‘Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali’;
    • M2C2 I3.5 ‘Ricerca e sviluppo sull’idrogeno’.

Inoltre sono state avviate procedure per ulteriori circa 5 miliardi:

  • M2C2 I2.1 ‘Rafforzamento smart grid’;
  • M2C2 I2.2 ‘Interventi su resilienza climatica delle reti’;
  • M2C2 I5.2 ‘Idrogeno’;
  • M2C4 I3.1 ‘Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extra urbano’.

Il MITE segnala anche l’accelerazione del confronto con i principali stakeholders in merito alle nuove procedure per oltre 8 miliardi di euro prossime all’avvio:

  • M2C2 I1.2 ‘Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo;
  • M2C2 I1.4 ‘Sviluppo del biometano’;
  • M2C2 I3.2 ‘Utilizzo dell’idrogeno nei settori hard to abate’;
  • M2C3 I3.1 ‘Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento’;
  • M2C2 I1.1 ‘Sviluppo Agrovoltaico’;
  • M2C2 I4.3 ‘Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica’.

Infine, sono state portate avanti ulteriori importanti iniziative per accelerare l’attuazione del PNRR:

  • M2C2 R1.1 ‘Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore’;
  • siglato il protocollo con il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie per l’identificazione ed il supporto ai progetti regionali ‘flagship’;
  • attivate convenzioni di supporto previste dal MEF a favore dei beneficiari/ attuatori;
  • avviati studi dedicati ad analizzare potenziali criticità.

A dicembre 2021 il MiTE ha già conseguito con successo 7 M&T “UE”, comprendenti:

  • l’avvio dei bandi per nuovi impianti di gestione rifiuti ed ammodernamento di quelli esistenti e per progetti “faro” di economia circolare;
  • il Decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi Superbonus 110%, aggiornando i massimali vigenti per l’Ecobonus aumentandoli almeno del 20% in considerazione dell’aumento del costo dei beni determinato anche dal maggior costo delle materie prime e dell’inflazione;
  • il decreto legislativo teso a promuovere l’uso del biometano;
  • l’avvio del Piano Operativo per il sistema di monitoraggio integrato;
  • l’approvazione con Decreto del Piano di forestazione urbana ed extraurbana;
  • l’introduzione di una importante riforma sui servizi idrici;
  • l’introduzione di un programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico.

Nel corso del primo semestre del 2022 il MiTE dovrà conseguire altri 11 M&T “UE”, di cui 4 relativi a investimenti e 7 relativi a riforme. In particolare, entro fine giugno sono previste milestone UE per tre investimenti:

  • cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali, con la realizzazione di una piattaforma di contenuti online;
  • assegnazione di tutti i contratti di ricerca e sviluppo sull’idrogeno;
  • aggiudicazione della prima componente di risorse per la costruzione di capacità industriale per la produzione di elettrolizzatori.

Per quanto riguarda le riforme, il MiTE ne ha realizzate 4 in anticipo rispetto alla scadenza di giugno:

  • riforma 1.1 della Componente 3 relativa alla semplificazione e all’accelerazione delle procedure per la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico negli edifici. Per il completamento della riforma ‘efficienza energetica’ sono stati necessari alcuni passaggi normativi tra cui l’emanazione della riforma PREPAC ed il monitoraggio del Sismabonus (rispettivamente nel DL Energia e nel DL PNRR 2).
  • attivazione con ENEA le prime funzionalità del Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici.
  • approvazione dell’accordo per lo sviluppo del piano d’azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali nell’ambito della Riforma ‘Supporto tecnico alle autorità locali’;
  • realizzazione la riforma sulla ‘Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi contro il dissesto idrogeologico’.

Entro fine giugno è infine previsto il raggiungimento di tre ulteriori M&T che riguardano:

  • due riforme relative alla Componente 1 ‘Economia circolare e agricoltura sostenibile’ consistenti nell’entrata in vigore del decreto ministeriale di adozione della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare e nell’entrata in vigore del decreto ministeriale che approva il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti;
  • la riforma ‘Misure per la competitività dell’idrogeno’. Tramite il DL 30 aprile 2022, n. 36 sono entrati in vigore gli incentivi fiscali a sostegno della produzione e del consumo di idrogeno verde, che prevedono che il consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili in impianti di elettrolisi per la produzione di idrogeno verde non sarà soggetto al pagamento degli oneri generali afferenti al sistema elettrico. Inoltre, l’idrogeno così prodotto non sarà sottoposto ad accisa. A breve è atteso il relativo DM di attuazione.

In questi mesi il MiTE conseguirà ulteriori M&T procedurali, definiti ‘italiani’, che riguardano molteplici interventi sia di investimento che di riforme. Tra i principali:

  • Infrastruttura di ricarica elettrica (740 milioni di euro);
  • Rinaturazione area Po (360 milioni di euro);
  • Produzione di idrogeno in siti dismessi (500 milioni di euro);
  • Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate (acciaierie, cementifici, vetrerie e altri), con l’obiettivo di decarbonizzare quelle produzioni che ad oggi emettono molta CO2 (2 miliardi di euro);
  • Promozione di un teleriscaldamento efficiente (200 milioni di euro).

Tra alcuni dei M&T che vedranno il MiTE impegnato nella seconda metà dell’anno, il Ministero segnala_

  • Isole verdi (200 milioni di euro);
  • Bonifica siti orfani (500 milioni di euro);
  • Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (330 milioni di euro); 
  • Porti verdi (270 milioni di euro). 

Per affrontare al meglio tutti gli interventi il Ministero della Transizione Ecologica potrà contare a breve su un nuovo contingente di più di 100 esperti e project manager dedicati.

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