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Nuovo CCNL Funzioni locali e rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche

R. Nobile (La Gazzetta degli Enti Locali 8/6/2018)

“Parlare delle novità del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto Enti locali è davvero imbarazzante; soprattutto se si distingue fra novità-del-contenitore e novità-del-contenuto. Già perché l’unica possibilità che si ha per parlare di novità nel primo ámbito si esaurisce nel dire che esso è un vero e proprio pasticcio: dichiarazioni congiunte vaticinate fino a rasentare il roccambolesco; tecnica di compilazione piú vicina all’italiota che alla lingua patria; diffusione della credenza che il nuovo contratto portasse significativi aumenti retributivi lato sensu intesi, salvo poi circoscriverli, alla prova dei fatti, a poca cosa peraltro entro i limiti dell’art. 23, comma 2 del d.lgs. 25 maggio 2017, n. 75 e alla consistenza del fondo di produttività consolidato, salvi gli incrementi possibili, invero modesti. E ultimo, ma non meno importante, salvataggio in extremis degli incentivi per la progettazione di opere grazie alla provvidenziale deliberazione della Corte dei conti – Sezione autonomie 26 aprile 2018. n. 6/SEZAUT/2018/QMIG. Nulla, peraltro, a confronto dei tempi biblici che hanno separato la firma della preintesa contrattuale dalla sottoscrizione definitiva: tempi da far concorrenza a Mosè, oltre che dal sapore di un vero e proprio tormentum vigiliae.”

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