M C G – la questione deve investire tutti i rapporti tra politica e dirigenza e non può essere vista come la battaglia di una piccola categoria di lavoratori. Ricordiamo tutti che la riforma della dirigenza naufragata non faceva altro che estendere il nostro regime a tutta la dirigenza
V A B – Potrebbe essere il “casus” che spinge ad una riforma definitiva di questa professione ormai impossibile…
V A B – Faccio una domanda (alla quale premetto i complimenti sinceri per chi ha creduto nel ricorso del collega e ci ha messo la faccia): abbiamo una strategia da contrapporre alla reazione violenta di ANCI che, mi pare sciocco sottolinearlo, chie derà al Governo la nostra testa?
M A – Tutto giusto! Ma continuare ad ubbidire ai Sultani, senza fiatare, non ci ha portato da nessuna parte! Finalmente viene posto il problema giuridico. Non è una vittoria. Potremmo anche perdere, ma almeno combattiamo! L’ANCI tenterà sempre di farci fuori. Onestamente ho sempre pensato che mai sono stati- dalla nostra parte. Un piccolo ed edile brindisi si impone.
C A P – Ma che senso ha temere la reazione dell’Anci contro noi segretari in caso di bocciatura dello spoil system da parte della Corte Costituzionale? Anche se per assurdo dovessero ottenere (per mera sete di vendetta poi, fine a se stessa) la soppressione della categoria (ma non stavano già per ottenerla anche quando ce ne stavamo miti e muti come bravi piccini?), per Anci resterebbe la sconfitta su una questione di principio, per cui non sarebbe comunque più possibile ai sindaci disporre di un dirigente apicale a proprio arbitrio.
D C – Non credo che questa ordinanza metta o tolga nulla alle strategie anci contro di noi, non hanno bisogno di scuse per chiedere la nostra eliminazione, questa è stata la filosofia di altri sindacati ” stiamo zitti altrimenti ci eliminano” mi pare che solo L’intervento all’ultimo secondo della consulta abbia evitato che oggi molto di noi fossero disoccupati e non la strategia del silenzio …. sbaglio?
M C G – In venti anni di spoil system io credo che la stragrande maggioranza dei segretari (saggiamente) si è tenuta alla larga dallo sposare ideologie politiche o partitiche e non per questo ci siamo sentiti meno dirigenti o peggio meri controllori. E credo anche che i sindaci più intelligenti abbiano apprezzato questo nostro sforzo di restare lontani da certe dinamiche, anche se alla politica (con la p minuscola minuscola) questa cosa non è piaciuta (la proposta di abolizione nasce anche da questo). Per questo trovo pienamente coerente con l’operato di molti colleghi, l’affermazione del giudice laddove osserva che ” per ricoprire tale incarico non è necessaria la personale adesione agli orientamenti politici di chi l’abbia nominato ” Certo capisco il timore e la preoccupazione di chi ha operato con uno stile diverso, ritenendo di dovere aderire all’ideologia politica della propria amministrazione e su queste basi ha costruito nella sua testa la figura del segretario o del dirigente apicale. Ma non è di questo che hanno bisogno gli enti locali e se la politica avesse la P maiuscola dovrebbe per prima richiedere al suo fianco dirigenti competenti e non fidelizzati. Al di la quindi delle esultanze del momento, che secondo alcuni sarebbero smodate, siamo tutti consapevoli che adesso occorrere mettere in evidenza le incongruenze del sistema in cui ci muoviamo e che non toccano solo noi ma coinvolgono dirigenti, 110, PO, ecc …. E credo sia doveroso per noi metterle in luce, dato che conosciamo il sistema in modo approfondito. Oppure dobbiamo spaventarci di fare una battaglia giusta?
S M – E’ ora di dire BASTA ad una burocrazia asservita al potere politico: ma che cosa vuol dire fiducia? Che e’ sta fiducia? Chi la vende?? La pa deve essere IMPARZIALE e nn fiduciaria! TUTTA LA PA, dai direttori generali agli uscieri…il MERITO E L’IMPARZIALITA’ nn vanno d’accordo con la fiducia! Che poi nel sistema italiota fiducia si coniuga con CLIENTELISMO!! E con lo schifo che vediamo
