02/09/2017 – procedimento disciplinare e denuncia al segretario comunale

Procedimento disciplinare e denuncia al segretario comunale

 

Un dipendente comunale ha denunciato un segretario comunale “… per i reati previsti e puniti dagli artt.594 e 595 co 3 c.p. …” (ingiuria e diffamazione).

Il segretario comunale avrebbe commesso i reati denunciati nell’ambito di un provvedimento disciplinare e, più precisamente, nell’atto con il quale ha irrogato al dipendente querelante la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per alcuni giorni.

Trascorsi 3 anni e sette mesi circa dalla data in cui è stata presentata la denuncia del dipendente, la Procura della Repubblica ha trasmesso al GIP la richiesta di archiviazione del procedimento perché “… dalla lettura degli atti del procedimento disciplinare emerge che il provvedimento è la logica conseguenza dell’istruttoria che si è svolta secondo le modalità previste dalla legge … Difetterebbe, comunque, in capo all’indagato, il profilo del dolo”.

Il GIP ha accolto la richiesta della Procura ed ha disposto l’archiviazione.

Alcune constatazioni:

-il segretario comunale è venuto a conoscenza della denuncia solo quando è stato convocato dai carabinieri per l’elezione del domicilio e per la nomina del difensore (TRE anni dopo che la stessa era stata presentata);

-il segretario comunale NON ha avuto alcuna possibilità di accedere alla denuncia presentata nei suoi confronti ed ha dovuto aspettare senza avere alcuna possibilità di intervenire in alcun modo;

-il segretario comunale ha dovuto aspettare del tutto ignaro di ciò che stesse accadendo alle sue spalle fino a quando il suo avvocato non ha potuto constatare l’archiviazione disposta dal GIP e solo a questo punto (dopo più di un anno dalla data in cui era stato chiamato a nominare il difensore) ha potuto fare richiesta del “fascicolo” e scoprire cosa era successo.

Mi domando:

-è giusto che qualcuno possa presentare una denuncia palesemente infondata, far spendere soldi allo Stato (attivazione della Procura, indagini dei carabinieri, procura e GIP che decidono) e far vivere l’accusato in apprensione per mesi e mesi?

-è giusto che l’accusatore sia, di fatto, al riparo da ogni possibile minima conseguenza anche quando si accerti che la denuncia era infondata? (pare che non ci siano gli estremi per controdenuncia per calunnia).

Tutti coloro che si affannano a “straparlare” di responsabilità di anticorruzione, di etica ed integrità, di «whistleblower» da proteggere e tutelare, della necessità che i dirigenti pubblici “non girino la testa dall’altro lato” dovrebbero provare a spiegare a quel segretario comunale ed a tutti quelli che come lui si sono trovati una denuncia penale infondata sul capo per quali ragioni debbano continuare a fare il proprio dovere rischiando in PRIMISSIMA persona.

Mi domando quale sarebbe lo stato d’animo di quel segretario comunale se dovesse trovarsi di nuovo nella condizione di attivare e concludere un procedimento disciplinare. Credo che di certo si preoccuperà molto per altre possibili denunce. Credo che di certo avrà la tentazione di “defilarsi”, di rendersi quasi invisibile e di “interpretare” i fatti prioritariamente in modo da salvaguardare la sua persona.

Credo, tuttavia, che alla fine, rifiuterà di piegarsi alla prepotenza ed all’arroganza e continuerà a fare il suo dovere nella certezza che sarà comunque solo e dovrà procedere con la massima attenzione possibile utilizzando “bilancia e bilancini” per ogni atto che dovrà porre in essere e fregandosene di chi straparla di “burocrazia” o di “formalismi” perché, poi, chi straparla non sarà al suo fianco e saranno solo i suoi atti che lo potranno difendere.

Viene in mente la collega di Sanremo balzata agli onori della cronaca cui va augurato tutto il bene del mondo nella speranza che non sia lasciata sola quando i riflettori della cronaca si saranno spostati altrove. La categoria dei segretari comunali (almeno loro) dovrebbe dare a lei ogni possibile sostegno cominciando con esprimerle tutta la stima e tutto il rispetto che merita.

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