BOLZANO. Seduta del consiglio comunale assai animata nella serata di ieri. Si è dovuta addirittura interrompere per alcuni minuti. Il motivo? Un uomo di mezza età, pare ubriaco, è entrato in aula all’inizio della seduta e ha iniziato a minacciare il segretario comunale Antonio Travaglia.

Sono da poco passate le 18.30 di giovedì 5 ottobre. In consiglio comunale l’aula è gremita: si deve discutere una discreta quantità di mozioni presentate dai consiglieri di opposizione e di maggioranza. A un certo punto, arriva un uomo. Non tutti lo notano mentre entra in aula, ma chi fra i consiglieri lo vede racconta che inizialmente fa finta di aver sbagliato piano, chiedendo da dove il pubblico possa assistere alle sedute del consiglio. Poi però, di colpo, si avvicina, aggredisce verbalmente e spintona il segretario generale del Comune Antonio Travaglia, sputandogli tra l’altro addosso per diverse volte.

Va avanti finché i consiglieri seduti accanto al segretario, fra i quali Andrea Bonazza e Sandro Trigolo di CasaPound, Giovanni Benussi di Alleanza per Bolzano, Gabriele Giovannetti e Marco Caruso di Uniti per Bolzano, si alzano in piedi e riescono a bloccarlo allontanandolo dal segretario comunale, che intanto si è alzato in piedi e si è rifugiato nell’anticamera dell’aula.Nel mentre viene allertato il corpo di guardia della polizia comunale, nell’atrio del municipio. Gli agenti salgono, bloccano l’uomo e lo portano via. Ora rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Allibito si è detto il presidente del consiglio Silvano Baratta, che ha portato la sua solidarietà a Travaglia, mentre l’assessore Monica Franch ha spiegato all’aula che l’aggressore è un ex dipendente comunale, licenziato per gravi motivi. Proprio per questo sarebbe stato preso di mira il segretario comunale Antonio Travaglia, in quanto presidente della commissione disciplinare del municipio.

Marco Galateo (Lega) ieri sera ha preso posizione per esprimere solidarietà al segretario e chiesto «di predisporre un picchetto di sicurezza per evitare che qualche (altro) squilibrato possa far male a qualcuno».