09/07/2017 – Accesso agli atti di concorso e “mascheramento” degli elaborati

Accesso agli atti di concorso e “mascheramento” degli elaborati

M. Bertin, T. Tessaro (La Gazzetta degli Enti Locali 10/7/2017)

 

“Le riforme, si sa, hanno dei precisi obiettivi, che tuttavia assai spesso trovano degli ostacoli imprevisti in relazione alla loro concreta attuazione. Sotto questo profilo, emblematica del divario tra quanto enunciato nelle intenzioni e quanto, invece, avviene in concreto, appare la nuova disciplina della trasparenza, così come enunciata dal d.lgs. 33/2013 nella versione risultante dalle modifiche introdotte dal d.lgs. 97/2016.

La lettura di alcune delle pronunce rese dal Garante, ai sensi dell’articolo 5-bis comma 2 del d.lgs. 33/2013, corrobora questo tipo di conclusione dal momento che, anziché andare ad ampliare la sfera di conoscibilità dell’azione amministrativa da parte del cittadino (come avrebbe dovuto essere, secondo lo spirito della riforma e le dichiarazioni rese da Governo e Consiglio di Stato), le conclusioni cui perviene il Garante giungono perfino a risultati del tutto opposti rispetto a quanto affermato costantemente, per il passato, dal giudice amministrativo.

È il caso, in particolare, della accessibilità agli elaborati dei pubblici concorsi per i quali, come noto, dalla costante giurisprudenza amministrativa, si era affermato il regime della loro ostensibilità in ragione del fatto della stessa partecipazione del candidato al concorso che, quindi, doveva necessariamente consentire un confronto di carattere concorrenziale con le prove e gli elaborati degli altri concorrenti.”

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto