Legittimo il licenziamento del dipendente che divulga atti contro l’amministrazione
di Angelo Zambelli
“Ritiene, infatti, la Corte che il lavoratore, inviando le proprie giustificazioni a soggetti estranei all’amministrazione datrice di lavoro, abbia posto in essere «un atto esorbitante dalle finalità del procedimento disciplinare», adombrando anche «presunti illeciti dell’amministrazione idonei a screditarla e della cui veridicità, anche solo putativa, non vi era prova». La condotta, prosegue la Cassazione, costituisce un comportamento idoneo a ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario con il datore di lavoro, in quanto «non giustificato» e «posto in essere senza alcuna necessità, se non la volontà di proseguire l’opera di discredito del datore di lavoro, iniziata con la denuncia di asserite violazioni edilizie». “
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