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Platea a tutto campo per gli incarichi di dirigente apicale

di Arturo Bianco

“Alle posizioni organizzative che saranno assunte come dirigenti a tempo determinato con l’articolo 110 del Tuel potranno essere assegnati incarichi di dirigenti apicali? Che conseguenze determina l’inclusione dei dirigenti apicali nella dotazione organica dei singoli Comuni? Perché non viene precisato che a queste figure spettano i compiti di assistenza agli organi di governo? Ci sono margini perché per i dirigenti apicali siano previste sezioni speciali nell’albo dei dirigenti? Come mai i segretari di fascia C, che per diventare dirigenti dovranno sostenere uno specifico percorso selettivo, possono essere chiamati da subito come apicali anche nelle amministrazioni di maggiore dimensione? Sono queste le principali domande che si pongono i segretari comunali e provinciali sullo schema del decreto attuativo sulla riforma della dirigenza pubblica. È evidente che dietro queste preoccupazioni c’è il timore di un “salto nel buio” e la delusione per l’effettivo esercizio della delega che dispone l’abolizione della figura dei segretari comunali. A queste preoccupazioni si aggiungono ragioni di ostilità analoghe a quelle che una parte significativa dei dirigenti pubblici nutre nei confronti della riforma.”

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