“Secondo la sezione della Corte dei Conti della Liguria, – deliberazione n. 14/2016– la deroga all’obbligo di approvvigionamento dalle convenzioni Consip o dalle centrali di committenza regionali (comma 510 della legge di stabilità 208/2015) non è di competenza della giunta comunale ma è riconducibile al dirigente/responsabile del servizio. È questo in sintesi il riscontro fornito dalla sezione alla richiesta su quale soggetto dell’ente potesse ritenersi competente ad autorizzare le deroghe.”
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Abbiamo pubblicato ieri la deliberazione di che trattasi.
Ci permettiamo di evidenziare che il testo del comma 510 è il seguente: “Le amministrazioni pubbliche obbligate ad approvvigionarsi attraverso le convenzioni di cui all’articolo 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, stipulate da Consip SpA, ovvero dalle centrali di committenza regionali, possono procedere ad acquisti autonomi esclusivamente a seguito di apposita autorizzazione specificamente motivata resa dall’organo di vertice amministrativo e trasmessa al competente ufficio della Corte dei conti, qualora il bene o il servizio oggetto di convenzione non sia idoneo al soddisfacimento dello specifico fabbisogno dell’amministrazione per mancanza di caratteristiche essenziali”.
Dunque, in esso non si parla di “dirigente apicale” ma di “organo di vertice amministrativo”.
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Sarebbe, poi, interessante capire a quale normativa faccia riferimento quando la Corte scrive: “
“Alla luce dei menzionati orientamenti, pertanto, spettava al dirigente apicale, e non alla Giunta comunale, adottare il provvedimento autorizzatorio regolarmente trasmesso alla Sezione regionale.
Per ricondurre la vicenda nei parametri della regolarità amministrativa, ben potrà, comunque, il dirigente apicale competente ratificare il contenuto della deliberazione n. 2 del 2016 della Giunta comunale.”.
Quale sia la norma che prevede la possibilità per un dirigente di “ratificare” un atto posto in essere dalla Giunta comunale.
FF
