25/05/2016 – Il Tribunale di Milano smentisce clamorosamente la Sezione Autonomie della Corte dei Conti: riconosciuti i diritti di rogito anche ai segretari comunali che operano nei comuni privi di dirigenti !

“In conclusione, è molto probabile che questo primo orientamento, di completa adesione al tenore letterale, tutto sommato chiaro, della norma di cui al citato art. 10, comma 2bis, venga confermato in altre sedi.  Restano, tuttavia, in sospeso alcune domande: perché una parte della magistratura contabile si è strologata in fantasiose interpretazioni volte a superare una interpretazione letterale e teleologica di un disposto normativo che non sembrava recare in sé elementi di incertezza ? Esisteva o esiste un pressante interesse pubblico al massimo risparmio economico o all’ottimizzazione delle entrate tale da essere valorizzato, al di la di quanto prescritto dal legislatore, a scapito di una categoria di lavoratori e attraverso operazioni di “chirurgia giuridica” ? Vi è, nel caso di specie, davvero una pressante esigenza di risparmio economico ? Detto in altri termini: la mancata erogazione dei diritti di rogito ai segretari comunali comporta nei fatti un risparmio economico o un aumento delle entrate ? Nel caso, esso è di tale portata e urgenza da indurre gli organi più autorevoli della nostre istituzioni a ricostruzioni ermeneutiche a dir poco fantasiose ? E infine, la tendenza delle predette istituzioni a concentrare i propri sforzi creativi e la propria vocazione “riformatrice” soltanto su alcune categorie non le (ci) sta distogliendo forse da altre, ben più gravi, problematiche ……….. ?! “

 

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