13/07/2016 – Gli errori dei sondaggisti e la volontà autentica degli elettori

Gli errori dei sondaggisti e la volontà autentica degli elettori

di Salvatore Sfrecola

 

Riordinando giornali e appunti, ho ritrovato alcuni articoli riguardanti la recente campagna elettorale per l’elezione dei sindaci, con indicazione delle percentuali rilevate nelle intenzioni di voto al primo turno dagli speciali istituti di ricerca. Viene da sorridere, con il senno del poi, ma devo dire che molti aspetti dei risultati erano stati percepiti a pelle, come si dice, in ordine al gradimento dei cittadini romani rispetto alle candidature.

Così la candidatura di Alfio Marchini, con tutti i suoi sponsor palesi ed occulti, valutata il 17 maggio al 18,4%, si è rivelata ottimistica per più della metà. Ugualmente la tenuta di Roberto Giachetti, valutata alla stessa data al 24,7% rispetto al 30,5 di Virginia Raggi dimostra che non è stata percepita nelle sue reali condizioni la disponibilità dei romani ad un cambiamento radicale, ad un rinnovamento profondo della classe dirigente capitolina.

Più attendibile la valutazione dell’attenzione dei cittadini per Giorgia Meloni stimata sempre alla stessa data del 21,1%.

Non è intenzione di chi scrive censurare i sondaggisti ed i loro metodi, ma è dimostrato a Roma, come a Torino, che la percezione che si ha del sentimento popolare è molto più interpretata dalla gente comune che da sondaggi che tengono conto di variabili le quali si basano su antiche valutazioni politiche. Ad esempio era chiarissima l’intenzione dei romani di centro destra di non condividere la candidatura di Bertolaso presentato da Silvio Berlusconi come il taumaturgo capace di risollevare la città di Roma dal suo degrado. A cominciare dalla polemica con Giorgia Meloni, da tutti ritenuta sgradevole, l’ex capo della Protezione civile si è mostrato arrogante e sprezzante nei confronti dei suoi concorrenti, al punto da riscuotere pochissimi suffragi. Un tratto personale che è stato negativo anche per Roberto Giachetti il quale ha tentato a volte di sorridere ma prevalentemente si presentava all’elettorato, almeno attraverso gli schermi televisivi, in tono sprezzante, come una sorta di predestinato alla vittoria perché supportato dal Presidente del Consiglio e Segretario del partito Matteo Renzi.

Queste brevi considerazioni inducono a ritenere che i sondaggisti debbono inserire nei meccanismi di accertamento della volontà popolare delle variabili che, a mio avviso, sono state trascurate. Come quella della simpatia personale che è un candidato è capace di esprimere e di raccogliere tra i suoi potenziali elettori. Ciò che ha giovato, ad esempio, a Giorgia Meloni che ha molto italianizzato il linguaggio romanesco in modo persuasivo condendolo con ironia e giovandosi anche del fatto che perseguiva il suo obiettivo politico in un momento particolare della sua vita a causa della gravidanza avanzata.

Nessuno poi si è soffermato a considerare il distacco tra previsioni e risultati ed a commentarli in modo non formale. In particolare nella fase del ballottaggio si è trascurato che, accanto a coloro i quali non avrebbero votato perché non avevano più il loro candidato, molti, come accade ovunque nel mondo, avrebbero espresso un voto contrario ad uno dei due protagonisti del ballottaggio. Secondo una regola antica della democrazia per la quale se non puoi votare il candidato preferito devi concorrere ad impedire che vinca quello che ti è più lontano. Ed è il sistema del collegio uninominale di stampo inglese che noi avevamo recepito con il cosiddettoMattarellum, forse la più intelligente delle leggi elettorali proposte, se non fosse stata aggravata da una percentuale di voto proporzionale.

Concludendo va detto che l’elettorato dimostra sempre meno attaccamento ai partiti, dimostrando una mobilità misurata che comunque fa la differenza e che potrebbe riservare delle sorprese nelle prossime elezioni politiche, naturalmente se lo scenario che presenteranno loro i leader dei partiti sarà capace di stimolare libertà di aggregazioni e novità di idee.

12 luglio 2016

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