24/06/2017 – UNADIS segnala al ministero le disfunzioni del sistema

QUI LA NOTA UNADIS

Ogg.: Disfunzioni nel sistema delle autonomie locali a causa dell’eccessivo squilibrio tra sedi disponibili e segretari comunali in servizio 

Nonostante la nostra precedente nota del 28 aprile u.s. sia rimasta senza risposta, riteniamo comunque doveroso segnalare di nuovo ed in modo più puntuale,  le gravi difficoltà del sistema delle autonomie locali e dei segretari comunali in particolare.

Sono essenzialmente due, tra i tanti, i più gravi problemi che è urgente affrontare e sono peraltro interdipendenti:

1. Il sempre più ridotto numero di segretari in servizio, in rapporto alle sedi vacanti, che in alcune regioni d’Italia (Lombardia e Piemonte in particolar modo ) ha raggiunto sproporzioni inaccettabili ;

2. I sistemi di affidamento degli incarichi a scavalco nelle numerose sedi vacanti, non pubblicizzate da tempo immemorabile, che prescindono da qualsiasi criterio trasparente ed oggettivo.

Per ciò che concerne il primo punto la situazione di emergenza che alcune regioni stanno affrontando non consente di attendere i tempi di un nuovo corso di abilitazione, e si suggerisce pertanto di bandire , in deroga al quadro normativo vigente, un concorso di secondo livello, riservato a personale della carriera direttiva della PA che abbia già maturato un congruo periodo di servizio.

Si propone in sostanza di richiedere l’approvazione di una norma ad hoc , del seguente tenore : 

In deroga all’articolo 13 del DPR 465/1997 sono iscritti all’albo nazionale dei segretari comunali, nella prima fascia professionale , i possessori di laurea almeno quadriennale  in giurisprudenza o economia e commercio o scienze politiche , vincitori di un dconcorso pubblico bandito dal ministero dell’interno per un numero di posti preventivamente determinato dal unità di missione , in relazione alle esigenze di immissione nella singole sezioni regionali dell’albo .

Possono partecipare al concorso per segretario comunale I dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l’accesso ai quali è richiesto il possesso del diploma di laurea.

I segretari nominati dovranno mantenere la titolarità nella regione di assegnazione per almeno 5 anni.

Decorso il periodo di due anni e mezzo di effettivo servizio negli enti locali, i segretari conseguono l’iscrizione nella fascia B e la qualifica dirigenziale a tutti gli effetti  

  La soluzione proposta consente di ovviare anche alla necessità di bandire un ulteriore corso di abilitazione per la fascia superiore per i vincitori di tale concorso, dopo l’ultimo che si renderà necessario per dar modo ai vincitori dell’ultimo corso tradizionale di accedere alla fascia B .

In merito al secondo problema , segnaliamo che è davvero preoccupante il numero dei comuni che non pubblicizzano la sede da tempo e l’assenza di un qualsiasi criterio trasparente per la nomina dei numerosi segretari a scavalco.

Facciamo notare che , ai sensi del comma 16 dell’art 1 della Legge 190/2012 , la selezione del personale è considerata un processo a rischio elevato di corruzione  e tutte le amministrazioni hanno mappato nei propri PTPCT questi processi ed adottato idonee misure di prevenzione . L’esiguo numero di segretari disponibili in alcune regioni non può giustificare incarichi reiterati sempre agli stessi segretari e privi di qualsiasi motivazione.

In alcune province sono stati assegnati più incarichi a scavalco anche a colleghi di prima nomina , esponendoli così ad un rischio elevatissimo di errori e responsabilità.

Si ritiene che, se la situazione di criticità derivante dall’esiguo numero dei segretari in alcune parti del territorio, fosse destinata a concludersi entro un tempo ragionevole, ogni segretario potrebbe farsi carico parzialmente della situazione ed accettare, per brevi periodi, uno scavalco.

La predisposizione di un elenco di segretari che abbiano dato la propria disponibilità a coprire a scavalco, per brevi periodi, le sedi vacanti , potrebbe consentire una selezione più agevole e motivata , utilizzando criteri oggettivi ( ad es. tipologia, omogeneità di fascia, distanza ,  numero incarichi) , senza esporre con ciò segretari ed anche il personale delle prefetture , al rischio di presunte connivenze con gli organi politici, nel caso in cui alcune situazioni dovessero degenerare.

Le sollecitazioni esposte sono finalizzate ad assicurare livelli essenziali per il funzionamento delle strutture amministrative di cui i segretari comunali sono chiamati a rispondere in prima persona.

Auspicando un possibile confronto diretto,  si porgono cordiali saluti.

Maria Concetta Giardina

Componente segreteria nazionale Unadis 

 

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