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Riforma della PA: un riepilogo sui primi decreti attuativi
 
 
Pubblicato da lentepubblica.it il 26 gennaio 2016
 

 

Palazzo Chigi ha dato il via libera a 10 decreti legislativi, attuativi della Delega sulla Pa (legge 124/20115) riguardanti in particolare la modifica all’art. 55-quater del dlg 165/2001, in materia di licenziamento disciplinare dei pubblici dipendenti; il decreto riguardante la riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali; il provvedimento sulla razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato con il quale si prevede, tra l’altro l’assorbimento della Guardia Forestale nell’Arma dei Carabinieri.

Approvati anche i decreti sulla riforma della dirigenza sanitaria; la revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 190/2012 e del dlg 33/2013; il riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche; il decreto contenente il testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale; la modifica ed integrazione del Codice dell’amministrazione digitale; il provvedimento riguardante l’attuazione articolo 5 della legge 124/2015 in materia di segnalazione semplificata di inizio di attività; ed, infine il riordino della disciplina in materia di conferenza di servizi. I decreti saranno trasmessi nei prossimi giorni alle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato che avranno 60 giorni di tempo per esprimere i pareri. A quel punto i provvedimenti torneranno al Consiglio dei Ministri per il varo definitivo.

Completano il pacchetto di misure approvate da Palazzo Chigi il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, recante norme per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi, decreto sempre previsto dalla Riforma della Pubblica Amministrazione (articolo 4) e il decreto che riordina le classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento, a norma dell’articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto-legge n. 112 del 2008. Si tratta delle materie che possono essere insegnate da un prof alle medie e alle superiori (all’infanzia e alla primaria il percorso accademico, la laurea in scienze della formazione primaria, è di per sé abilitante), che vengono rese coerenti con gli indirizzi di studio della riforma Gelmini del 2010 e adeguate ai titoli universitari dell’attuale ordinamento. Con il Dpr le classi di concorso scendono a 116 dalle 168 attuali.

 

Sanzioni disciplinari

Si interviene sull’ illecito disciplinare della falsa attestazione della presenza in servizio. Si prevede, entro 48 ore la sospensione dal servizio e dalla retribuzione del dipendente colto in flagranza. Il procedimento disciplinare che conduce al licenziamento si chiude entro 30 giorni E’ introdotta altresì la responsabilità erariale per danno di immagine e la responsabilità disciplinare del dirigente che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento.

 

Autorità portuali

In luogo delle attuali 24 Autorità portuali, si istituiscono 15 Autorità di sistema portuale, che avranno sede nei porti definiti core secondo la normativa europea. Sono inoltre introdotte significative norme di semplificazione dell’amministrazione portuale.

 

Razionalizzazione delle funzioni di polizia e l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato

Si prevede l’eliminazione delle duplicazioni delle funzioni dei corpi di polizia e la gestione associata dei servizi comuni, l’assorbimento del CFS nei Carabinieri con valorizzazione della specificità agro ambientale.

 

Trasparenza

Si obbligano le amministrazioni a pubblicare in maniera chiara tutti dati di spesa, con particolare riferimento alle retribuzioni dei dirigenti. I cittadini potranno chiedere di conoscere dati e documenti alla Pubblica amministrazione. L’accesso ai dati è gratuito e la richiesta andrà soddisfatta entro trenta giorni.

 

Società partecipate

Si prevede la drastica riduzione delle società partecipate inutili: le scatole vuote, le società inattive, quelle troppo piccole e quelle che non producono servizi indispensabili alla collettività. Sono introdotti interventi sui compensi degli amministratori e individuati i criteri chiari sulla base dei quali sarà possibile costituire e gestire le società partecipate.

 

Codice dell’amministrazione digitale

Il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione è affidato a un’identità digitale, attraverso cui accedere e utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni, e al domicilio digitale, in collegamento con l’anagrafe della popolazione residente. Il Pin unico (SPID) sarà l’identificativo con cui un cittadino si farà riconoscere dalla pubblica amministrazione, mentre il domicilio digitale sarà l’indirizzo online al quale potrà essere raggiunto dalle pubbliche amministrazioni.

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