01.04.2015 – primo si alla riforma Madia

Pubblica amministrazione: ok della commissione Senato, primo sì alla riforma Madia

 

 

Dopo sette mesi dall’avvio, arriva il primo sì alla riforma della Pubblica amministrazione. La commissione Affari costituzionali del Senato ha infatti concluso l’esame e approvato il testo, in gran parte rivisto. Tra le novità la stretta sulle assenze nella P.a e la scure sulle società partecipate. Il ddl Madia è così pronto per approdare in Aula.

Dirigenti licenziabili senza incarico decadono – Fra le novità il fatto che i dirigenti privi di incarico vengono collocati in disponibilità e passato un certo periodo, da definire, decadono dal ruolo unico.

Per diventare dirigenti concorso ed esame – Oltre al concorso per diventare dirigenti a tempo indeterminato sarà necessario anche superare un altro esame, dopo i primi anni di servizio.

Niente più automatismi per carriere dirigenti – Un emendamento del relatore alla delega P.a. prevede inoltre il “superamento degli automatismi nel percorso di carriera”, che dipenderà dalla “valutazione”, ovvero dal merito.

Sì a ruolo unico dirigenza, piena mobilità – La dirigenza sarà articolata in ruoli unificati, con piena mobilità. La riforma prevede anche l’eliminazione della distinzione in due fasce. Inoltre, viene stabilito, gli incarichi dirigenziali avranno una durata di tre anni, rinnovabili una sola volta senza ripassare per un bando e una selezione.

Segretari comunali aboliti – Previsto inoltre il mantenimento della funzione relativa al controllo di legalità, ma superando la figura del segretario comunale e provinciale, che confluirà nel ruolo unico della dirigenza pubblica. È prevista una fase ponte, per cui in sede di prima applicazione, per tre anni, le funzioni in questione verranno affidate ai dirigenti del ruolo unico provenienti dall’albo dei segretari comunali

01 aprile 2015

Redazione Tiscali

 

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