18.05.205 – Riforma Madia, i segretari escono di scena ma resta il nodo competenze

Riforma Madia, i segretari escono di scena ma resta il nodo competenze

di Michele Nico

Q

E

L

Se pure con qualche ritocco rispetto alla versione iniziale, il disegno di legge Madia per la riorganizzazione della Pa, nel testo trasmesso all’esame della Camera il 4 maggio 2015, dà mandato al Governo di procedere all’abolizione della figura del segretario comunale e provinciale.

L’articolo 9, lettera b), punto 4) del Ddl non lascia spazio a diverse soluzioni, tant’è che la norma prevede la soppressione del relativo albo nazionale, disciplinando le modalità di inserimento dei funzionari interessati nel ruolo unico della dirigenza degli Enti locali.

Viene così intrapreso un delicato percorso di revisione, in esito al quale il sistema operativo preposto al funzionamento delle autonomie locali verrà sensibilmente modificato, specie per quanto riguarda il procedimento stesso di formazione dell’azione amministrativa.

Il percorso di revisione 

Per lunghi anni il segretario ha ricoperto un importante ruolo di presidio della legalità, svolgendo «compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’Ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto e ai regolamenti» (articolo 97, comma 2, del Tuel).

A dire il vero, nel corso del tempo l’incisività di tali compiti si è affievolita, soprattutto a partire dalla legge n. 127/1997 che, nell’intento di garantire una maggiore efficienza dell’azione amministrativa con il decremento dei controlli interni di legittimità, non ha esitato a ridimensionare il ruolo istituzionale e i poteri del segretario, fino ad abrogare il relativo parere di legittimità sulle proposte di deliberazione dell’Ente.

In seguito il legislatore si è però accorto di avere sbagliato strada, e ha progressivamente ripristinato un maggior presidio per l’esercizio dell’azione amministrativa, al punto che l’articolo 3 del Dl n. 174/2012, convertito in legge 7 dicembre 2012 n. 213, ha introdotto un articolato sistema di controlli interni, con misure stringenti che hanno fortemente inciso sull’autonomia organizzativa e gestionale degli Enti locali.

Contromisure da definire 

Tenuto conto di queste dinamiche, nel Ddl Madia l’abolizione della figura giuridica del segretario è contemperata da contromisure finalizzate a garantire la salvaguardia e la continuità delle funzioni cruciali da esso svolte, mediante l’«attribuzione alla dirigenza (…) dei compiti di attuazione dell’indirizzo politico, coordinamento dell’attività amministrativa e controllo della legalità dell’azione amministrativa».

Stante la delicatezza dell’intervento di riorganizzazione intrapreso, una siffatta indicazione appare piuttosto generica, e per valutarne la reale portata molto dipenderà dal modo in cui la materia verrà disciplinata nei decreti legislativi, da adottarsi prossimamente a cura dell’Esecutivo.

 

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto