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Abruzzo, del. 101 – Partecipate e piano di razionalizzazione

La Corte dei Conti, sez. contr. Abruzzo, con la deliberazione n. 101 depositata il 20 maggio 2015, ha richiamato un’Università all’adempimento dell’obbligo di trasmissione del piano operativo di razionalizzazione e della relativa relazione tecnica, inviando tale sollecito al Rettore e alla Procura regionale perché valutino, per quanto di competenza, l’eventuale conseguenze sulla retribuzione di risultato dei dirigenti e la sussistenza di eventuali profili di responsabilità per danno all’immagine, ai sensi dell’art. 46 del d.lgs. 33/2013.

L’articolo 1, comma 611, della legge di stabilità 2015, ha introdotto rilevanti novità in materia di società partecipate, con la finalità di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell’azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato.

Al riguardo, in un quadro normativo complessivamente teso a incrementare il livello di responsabilizzazione dei soci pubblici nella gestione delle proprie partecipate, tale disposizione impone l’avvio, dal 1° gennaio 2015, di un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, da consentirne la riduzione entro il 31 dicembre 2015.

Il piano di razionalizzazione deve essere pubblicato sul sito dell’ente e tale adempimento costituisce obbligo di pubblicità ai sensi del d.lgs. 33/2013.

L’articolo 46 del citato decreto 33 stabilisce che l’inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale e eventuale causa di danno all’immagine dell’ente ed è valutabile ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio connesso alla performance individuale dei responsabili.

I magistrati contabili dell’Abruzzo hanno ricordato che dopo un mese dalla scadenza prevista dalla legge di stabilità 2015, con nota del magistrato istruttore è stata comunicata all’ente la mancata trasmissione del piano di razionalizzazione e dell’allegata relazione tecnica, sollecitandone ulteriormente l’invio entro l’8 maggio 2015. Decorso tale data, l’Ateneo ha comunicato che stava ancora provvedendo alla stesura della relazione e del piano.

La Corte dei Conti, con la deliberazione in commento, ha accertato la violazione da parte dell’organo di vertice dell’Università degli obblighi di approvazione, pubblicazione e invio alla Corte dei conti del piano operativo di razionalizzazione e della relativa relazione tecnica delle società partecipate, direttamente e indirettamente dall’Ateneo e ha ordinato allo stesso organo di vertice di trasmettere tali atti tempestivamente.

Infine, i magistrati hanno trasmesso al Rettore e alla Procura Regionale per l’Abruzzo la deliberazione affinché venissero effettuate le valutazioni di competenza in ordine alla sussistenza di eventuali profili di responsabilità per danno all’immagine e ai fini della valutazione dei dirigenti coinvolti, ai sensi dell’art. 46 del d.lgs. 33/2013.

 

 

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