12/12/2015 – Casorezzo: la replica di MC Giardina a nome di Unadis segretari comunali

Scritto il 11/12/2015 alle 11:28da Aggiornato 11 dicembre 2015 alle 12:00

La replica del sindacato dei Segretari Comunali

Casorezzo – Dopo aver scritto l’articolo La debolezza del numero legale nelle piccole amministrazioni mi aspettavo qualche reazione. Si tratta di questioni che toccano soprattutto i piccoli Comuni, dove c’è tantissima confusione. Pensavo, però, che la reazione sarebbe arrivata direttamente da Casorezzo, invece è arrivata dalla dott.ssa Maria Concetta Giardina, Responsabile sezione Segretari Comunali del sindacato Unadis (Unione nazionale dirigenti dello Stato) e devo dire che mi ha fatto molto piacere ( anche se probabilmente alcuni avranno pensato di no). Considero le repliche come delle occasioni di discussione pubblica e di crescita democratica, e mi incolpo spesso di essere troppo “democristiana”, e di non riuscire a causarne abbastanza con i miei post. Pubblico, quindi, volentieri la replica che mi è stata inviata, e la sottoporrò ai consiglieri comunali di Casorezzo, cui l’argomento sta particolarmente a cuore, sperando che si instauri una di quelle discussioni che portano poi a individuare con precisione il “problema” e, magari, a risolverlo. Detto questo, però, assicuro alla dottoressa Giardina che la mia attenzione all’informazione corretta e attenta è la massima che posso avere come blogger (cronacaossona non è una testata giornalistica, ma un blog multiautore, e non c’è una redazione. Ogni autore scrive quel che vuole), e che, essendo poco coraggiosa, spesso ometto particolari che altri blogger più battaglieri di me scriverebbero in maiuscolo. Fare una mediazione fra informazioni è spesso difficile, ogni tanto qualche errore in buona fede ci scappa. Me ne scuso, ma resto pronta sempre e comunque a rimediare con gli stessi mezzi e dando alle repliche la stessa diffusione che dò alle cosiddette “notizie” di cronacaossona.

Maria Concetta Giardina, segretari comunaliSpett. Redazione,

L’Unadis è l’Unione nazionale dirigenti dello Stato e rappresenta i dirigenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali e dei Segretari Comunali.

Abbiamo letto, con grande rammarico, quanto da voi pubblicato sul sito “cronacaossona.com” in data 07/12/2015 con l’articolo dal titolo “La debolezza del numero legale nelle piccole amministrazioni”.

Quello che ci ha maggiormente stupito sono i toni utilizzati nei confronti del Segretario Comunale, nel momento in cui gli si sono attribuite colpe e responsabilità che non attengono alla sfera professionale del collega.

A tal fine si precisa, facendo riferimento al solo quadro normativo vigente, che in merito alle modalità di convocazione del Consiglio Comunale si potranno rinvenire le informazioni minime all’art.39 del D.Lgs. n.267 del 2000.

Nel testo della citata normativa troverete il riferimento più immediato da consultare, utile a capire il procedimento di convocazione dell’organo consiliare, ovvero il Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale.

Nel citato Regolamento non vedrete alcuna attribuzione specifica in capo al Segretario Comunale.

Le funzioni del Segretario Comunale, teniamo a precisarlo, quale consulente legale dell’Ente, limitatamente all’attività dell’organo consiliare, attengono alla valutazione della conformità dell’azione amministrativa alle Leggi, allo Statuto ed ai Regolamenti e non certo alla conta dei possibili presenti (che non risulta regolata normativamente) o alle misure organizzative necessarie per la convergenza della disponibilità dei membri dell’organo alla partecipazione (che è un dovere del singolo componente). Non può certamente addebitarsi al segretario l’assenza del numero legale, per non avere egli caldeggiato la partecipazione.

Ciò a cui ci atteniamo fedelmente e unicamente è il quadro normativo di riferimento (sopra menzionato). Dunque, in quanto sindacato che tutela la figura del segretario comunale, non potevamo non intervenire in una vicenda che ha colpito tutta la categoria per la confusione sulle responsabilità di questa figura. Non vorremmo che passasse l’idea generale che il segretario comunale può in qualche modo orientare la vita politica della realtà in cui lavora. Se ci sono altri motivi alla base di tale presa di posizione nei confronti del segretario comunale menzionato sarebbe bene chiarirli, senza attribuire responsabilità che invece non si hanno.

In chiusura è giusto il caso di far notare, nella certezza della vostra attenzione ad una informazione corretta e costruttiva, che quanto affermato nei confronti del Segretario Comunale è immediatamente lesivo della professionalità e della correttezza di quello che è un pubblico ufficiale e dell’intera categoria dei Segretari Comunali.

Certi che vorrete chiarire questa vicenda, auspichiamo che anche i politici interessati non vogliano scaricare le loro responsabilità su chi, invece, è chiamato a svolgere altri compiti nella Pubblica Amministrazione.

Cordiali saluti.

Maria Concetta Giardina,

Responsabile sezione Segretari Comunali del sindacato Unadis (Unione nazionale dirigenti dello Stato)

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