22.04.2015 – Un «ponte» per i segretari comunali

21.04.2015

Un «ponte» per i segretari comunali

Schiarita sulla controversa questione dei segretari comunali: continueranno a svolgere la loro funzione per i prossimi tre anni. Dopodiché i sindaci saranno liberi di scegliere i loro collaboratori apicali in base al curriculum e al merito. 

Tirando un sospiro di sollievo, lo fa sapere Francesco Corsaro, segretario regionale dell’Unione nazionale segretari comunali e provinciali (Unscp), reduce dall’assemblea nazionale a Roma che ha riunito 600 suoi colleghi per ribadire l’importanza di una figura di vertice a garanzia del buon andamento e dell’imparzialità degli enti locali, nel prevenire fenomeni di corruzione e assicurare un adeguato servizio ai cittadini. Corsaro, segretario generale del Comune di Zevio ma anche ad Arcole, Torri del Benaco e a Badia Calavena causa la forte penuria di figure titolate a svolgere funzioni d’assistenza giuridico-amministrativa nei confronti di Comuni e Province, spiega che è stato un emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato a prevedere il ponte di tre anni prima della definitiva scomparsa del ruolo di segretario, prevista dalla riforma della pubblica amministrazione. In un primo momento la riforma aveva stabilito l’abrogazione in tempi brevi della figura di segretario, senza prevedere ruoli alternativi. «Ciò», spiega Corsaro, «avrebbe comportato problemi soprattutto nella gestione dei Comuni medio-piccoli. Fortunatamente non sono mancate le proteste». 

E conclude: «Non è detto che saranno i segretari comunali uscenti a ricoprire i ruoli apicali. Certo però che durante i tre anni di ponte avremo la possibilità di evidenziare tutte le nostre capacità». 

Con gli ultimi pensionamenti, nel Veronese i segretari comunali in attività si sono ridotti a poco più di venti, a fronte dei 98 Comuni della Provincia. Perciò, com’è capitato a Corsaro, devono farsi in quattro e anche più. P.T. 

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